Pillole per riflettere: L’albero dei desideri

La storia che sto per raccontarvi narra dell’albero dei desideri.

Radio Sound

C’era una volta un viandante che si era messo in viaggio per andare a visitare un luogo sacro. Lungo il cammino si sdraiò per riposare all’ombra di un albero noto ai viaggiatori come “L’albero dei desideri”.

L’uomo era affamato e pensò: “Ho camminato a lungo, sono stanco e ho fame, vorrei proprio del buon cibo prima di riposare”. Dopo un po’ arrivò una donna del villaggio ed offrì allo straniero dell’ottimo cibo e del buon vino da bere. Sazio, stanco ed assonnato pensò di dormire ma non aveva coperte. Un pastore apparve davanti a lui e gli offrì una coperta. Prima di prendere sonno fece strani pensieri. “Ho mangiato, bevuto e ho coperte per scaldarmi, sto bene, ma sono qui da solo, qualcuno potrebbe anche arrivare ed uccidermi”.

Non appena ebbe finito di elaborare queste brutte visioni un gruppo di malviventi sopraggiunse senza far rumore e lo uccisero.

Questa storia ci permette di capire come, attraverso i nostri pensieri, possiamo creare nella vita il paradiso o l’inferno. Se la nostra mente è calma e serena, formuliamo pensieri positivi, se invece è confusa e satura di informazioni che provengono dalle fonti più svariate, formuliamo pensieri di paura che ci preoccupano e ci privano di energia perché, lo dice la parola stessa ” PRE – OCCUPARSI” significa occuparsi prima di un qualche cosa che ancora non esiste.

A noi la scelta.

Come diceva Einstein, nell’arco della propria vita, l’uomo si trova di fronte a due scelte fondamentali, può vedere il mondo come se tutto fosse un miracolo o come se niente fosse un miracolo e, in base all’opzione che sceglierà, si presenteranno la fortuna, le opportunità, i sintomi oppure la sfortuna, i problemi e le malattie.

Così è per le immagini e le “visioni”, ovvero gli scenari che si affacciano alla nostra mente e che sono associate ai pensieri.

Riflettendo sulla parola IMMAGINARE, possiamo osservare come la stessa può essere letta e scomposta in tre parti “IN ME MAGO AGERE”, come se in noi vivesse una sorta di mago in grado di fare cose molto speciali, oppure come se l’atto di immaginare agisse sulla parte magica che è dentro di noi, la parte creativa. In pratica il semplice atto di creare un’ immagine con la mente – che prima non esisteva – crea la realtà e la modifica.

Visualizzando ed immaginando iniziamo a creare nella mente i presupposti perchè quello che immaginiamo possa avverarsi. Il nostro cervello “lavora per immagini” e non vi è alcuna distinzione tra ciò che vediamo con gli occhi e ciò che immaginiamo e creiamo con la mente e con i pensieri.

Oggi quindi cosa scegli di immaginare e di creare nella tua realtà ?