“Noi del 5 Stelle, in Consiglio siamo i soli a portare la voce dei cittadini”

 Tutto pronto a Roma per l’evento del Movimento 5 Stelle al Circo Massimo, al quale partecipano oggi anche molti piacentini. Tra loro, i consiglieri comunali Mirta Quagliaroli e Barbara Tarquini, che sono giunte nella Capitale per conoscere com’è cambiata la linea a livello nazionale, poterla “traslare” a livello locale ma, non da ultimo, sapere chi sarà il leader del movimento. Sì, perché nonostante in molti non abbiano neppure il coraggio di pensarlo, oggi potrebbe profilarsi un passo indietro di Beppe Grillo, in realtà assente dalle scene da qualche tempo. 

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“Non sappiamo ancora nulla, non abbiamo avuto comunicazioni ufficiali e in prospettiva non possiamo esprimerci – ha spiegato Mirta Quagliaroli – comunque il clima è sempre partecipativo, siamo qui per cercare di partecipare a quello che sta avvenendo. Qualsiasi cosa verrà decisa sarà con la massima trasparenza”. Non sarà comunque una partecipazione passiva, quella degli eletti 5 Stelle presenti, che sono pronti ad esporre il lavoro fatto finora a palazzo Mercanti: “Abbiamo preparato gli atti che abbiamo presentato, i volantini e i resoconti sulla nostra attività politica Speriamo di confrontarci, per avere idee e suggerimenti. E’ un momento di confronto su quello che è stato fatto e vorremo fare”. 

Visto il momento, ne abbiamo approfittato per chiedere ai “grillini” piacentini anche un bilancio della loro attività. E, nonostante i due anni passati, hanno detto di sentirsi ancora dei pesci fuor d’acqua nei meccanismi istituzionali ma soprattutto partitici: “Purtroppo siamo ancora degli estranei rispetto al sentire del consiglio comunale. Non riusciamo ad integrarci, perché il modo di approcciare è diverso agli altri consiglieri. Tante volte puntiamo i piedi, anche se non otteniamo sempre risultati concreti. Però devo dire che abbiamo ottenuto un grande rispetto da parte degli altri colleghi, perché sanno che ci impegniamo molto e con trasparenza. Siamo contenti. però siamo concentrati soprattutto a integrarci nei meccanismi istituzionali, ragionando però come le persone comuni. Sono gli atteggiamenti prettamente politici a metterci in difficoltà, cioè il dover arrivare sempre a mediazioni”. 
Se loro si  sentono ancora degli estranei, non va meglio la loro valutazione sulla giunta Dosi, con la quale giornalmente si devono confrontare: “Se mi chiedi un voto, posso dire che nel complesso non è ancora sufficiente – ha chiarito Quagliaroli -, dal 5 al 6 ma noi siamo in consiglio anche per migliorare le loro decisioni e speriamo di farlo al meglio”.