Sappiamo tutti che la moda è per tutti,ma allo stesso tempo non lo è. Vuole apparire democratica,ma in realtà difficilmente lo diventa. O meglio, la moda sta iniziando a capire che per ricevere un maggior feedback e raggiungere un pubblico di compratori più vasto,ha bisogno di calarsi il più possibile nella normalità. Detta così, appare come una questione di business,di puro interesse economico e in effetti lo è…perchè nasconderlo? E' difficile credere che le strategie di marketing siano fatte in buona fede,con il solo scopo di rendere tutto più bello,perchè la moda,come d'altronde tutte le arti, con il passare dei secoli,si è industrializzata e mercificata, è ormai prodotto di massa e di conseguenza per soddisfare l'avidità dei potenti deve in qualche modo sedurre sempre più clientela,inventandosene di ogni. Per esemplificare la faccenda: Karl Lagerfeld,designer di Chanel,ha pensato per il defilè di settimana scorsa, di portare in passerella un modello di donna forte e rivoluzionario,facendo sfilare le modelle in una specie di corteo femminista, esaltando la forza e l'importanza delle donne. Un tema importante, attuale più che mai. Molti però si stanno chiedendo se accostandola alla moda,la questione perda il suo valore effettivo. Riflettendoci su, ho trovato una risposta più che soddisfacente.
C'è un aspetto meno materialistico e opportunistico della moda: semplicemente, per goderne le meraviglie bisogna tralasciare tutte queste opinioni ciniche e scettiche che possono spingerci a sprezzare la vera natura artistica della moda, che partendo dal secondo dopoguerra ha iniziato a sbiadirsi sempre di più,ma che si può facilmente recuperare se non ci facciamo infatuare da quel contorno economico che la consuma. Seguendo questo ragionamento,mi sento di dire che la trovata di Karl Lagerfeld è stata geniale,per il semplice fatto che più si parla delle problematiche sociali,più esse faranno parte della vita degli uomini. Non importa cosa c'è dietro,l'importante è il risultato. Non importa che magari è stata solo una mossa strategica,l'importante è che abbia contribuito a diffondere il messaggio.Ecco,potrei dire che la moda è democratica,non perchè è accessibile a tutti,ma perchè le si può attribuire il significato che si vuole…basta che non sia estremizzata diffidenza o ingenuo infervoramento.