MORTA L’ORSA DANIZA

«Ciò che è accaduto all’orsa Daniza non è un incidente né un fatto casuale: è un animalicidio in pieno regola. Nei giorni e nelle settimane passata avevamo più volte chiesto di lasciare in pace l’animale, arrivando a diffidare le autorità locali: questo è il risultato della caccia alle streghe, del clima di terrore scatenato contro il povero plantigrado.» Lo dichiara la presidente nazionale dell’Enpa, Carla Rocchi, che preannuncia una vera e propria mobilitazione legale da parte dell’associazione. «Insieme alle centinaia di migliaia di cittadini che si sono schierati con noi a difesa di Daniza -prosegue Rocchi – consideriamo responsabili di questa morte tutte le autorità che hanno fatto del terrorismo psicologico contro l’orso: in primis la Provincia di Trento e gli amministratori locali ed i politici locali che hanno scatenato questa guerra di religione. Ma anche coloro i quali hanno materialmente eseguito l’intervento di telenarcosi. Al riguardo chiediamo di sapere se tale intervento sia stato posto in essere da personale medico-veterinario e se siano state rispettate tutti i protocolli veterinari.» Inoltre, l’Ente Nazionale Protezione Animali, si chiede quale ruolo abbia giocato il Ministero dell’Ambiente in questa vicenda visto che si è dimostrato incapace di tutelare l’animale; per questo l’associazione chiede le dimissioni immediate del Ministro. «Chi a vario titolo è coinvolto nell’animalicidio di Daniza stia sicuro di non dormire sonni tranquilli – aggiunge la presidente dell’Enpa -: questo per noi e per tutti i cittadini italiani che hanno preso a cuore il caso dell’orsa è il punto di partenza di una battaglia che porteremo avanti finché Daniza non avrà giustizia.»

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