Molinari (Pd): “Immigrazione, no a deliri razzisti. Comuni vanno aiutati”

In questi giorni stiamo assistendo all'ennesimo teatrino all'Italiana. Da una parte un dramma vero, quello degli sbarchi e delle migliaia di vittime che si contano quasi ogni giorno; dall'altro le finte proteste razziste delle solite forze politiche, come la Lega Nord, pronte ad usare toni grezzi ad ogni occasione utile per ricordare anche a se stesse di esistere.

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Il Partito Democratico è da sempre attento anche al tema dell’accoglienza degli immigrati ed è pronto ad assumersi le responsabilità delle proprie decisioni.

Siamo fortemente preoccupati di quanto sta accadendo. Da un lato non possiamo che constatare la totale assenza di politiche di prevenzione portate avanti dalla Comunità Europea nei territori. L'afflusso di immigrati non può essere controllato con una semplice politica di repressione, ma va anticipato nei territori da dove provengono migliaia di uomini in fuga – è bene dirlo – da massacri tollerati dalle forze occidentali più attente a ben altre questioni.

Dall’altro, considerata l’inesistenza di politiche europee efficaci  cui si aggiunge un quadro internazionale sempre più drammatico, impone il fatto che la Commissione Europea la smetta di lasciare sola l'Italia.

Le conseguenze di queste situazioni sono sotto gli occhi di tutti: veri e propri blitz presso i Comuni tramite l'intermediazione di privati e la supervisione della prefettura, rappresentano un meccanismo che non può perdurare. Diverse sono le conseguenze negative: così facendo si espongono i Comuni alla totale assenza di controllo del proprio territorio; si scatenano nella popolazione reazioni che possono divenire incontrollate; si genera un mercato dei finanziamenti legati alla gestione dell'emergenza che non si può certo definire virtuoso.

Qui non si tratta di cadere nel razzismo, gli italiani non lo sono. Sono solo spaventati e ogni volta che lasciamo governare la paura da persone senza scrupoli, generiamo incontrollabili  fenomeni difficili da debellare.

Chiediamo con forza che si torni a convocare la Conferenza sull'immigrazione e che si trovino in fretta soluzioni condivise. A patto che la si smetta con la politica dello scaricabarile, possiamo fin d’ora garantire che tutti i Comuni faranno del loro meglio e il massimo per gestire questa emergenza umanitaria.