L’eclettismo è in assoluto la caratteristica che apprezzo di più del mondo della moda. Trovo che sia proprio lei a rendere il tutto più interessante,intrigante e sempre sorprendente. Di certo non possiamo accusare la moda di essere monotona e noiosamente ripetitiva,perchè sforna ininterrottamente qualcosa di totalmente inaspettato: eventi a scopo benefico, collaborazioni tra ambiti di vario genere che potrebbero sembrare incompatibili, ma che in effetti lo sono…moda e cucina,moda e architettura, moda e design,moda e ambiente e via a non finire. Questa volta gli stilisti hanno deciso di avvicinarsi al cinema,o meglio al videomaking. Constanza Cavalli Etro,cofondatrice della Fashion Week Mexico e moglie dello stilista di Etro,ha deciso di allargare gli orizzonti e dare vita al Fashion Film Festival, per la prima volta in Italia il 14 e il 15 settembre: una manifestazione che da la possibilità agli stilisti affermati e a quelli emergenti di collaborare con registi e videomaker e di esprimersi quindi non più solo nel loro modo abituale, ma per mezzo di cortometraggi che rispecchiano al meglio lo spirito e il concept del brand. Qualche opinione cinica potrebbe sostenere che i due ambiti non abbiano nulla a che vedere l’uno con l’altro…ma come dice Constanza Cavalli “moda e cinema sono lo specchio del costume e della società” e questo rende il loro sodalizio ancora più efficace: la capacità nel trasmettere tematiche importanti e nell’imprimerle nelle nostre menti,grazie a semplici ingredienti come la creatività,il gusto e l’innovazione è la parola chiave di questa combinazione. Da sempre il cinema propone inimitabili icone di stile che hanno fatto la storia di numerose collezioni e sono state fonte di ispirazione per molti designer…è perciò inevitabile e necessario continuare questa tradizione e mantenere saldi i rapporti fra i due mondi. Le aspettative quindi sono alte,anche perchè la lista dei partecipanti è un’infinità di nomi rinomati e i titoli promettono ore di interessanti cortometraggi. Ora basta solo prenotarsi una poltrona in prima fila al Piccolo Teatro Grassi a Milano, godersi la magia,fantasticare un po’ e magari uscirne umanamente arricchiti.