Hop-step-jump per gli anglosassoni, balzo-passo-salto per gli italiani, questa è la complicata e difficile disciplina del salto triplo. Purtroppo, Lorenzo Dallavalle, portacolori dell’Atletica Piacenza, nella finale dei campionati mondiali juniores disputati nello storico impianto dell’Hayward Field dell’Università dell’Oregon (USA), non è riuscito a mantenere la necessaria tranquillità per rispettare i tempi delle tre fasi del salto e conseguentemente a sfruttare tutto il suo potenziale. Infatti, dopo aver conquistato l’accesso alla finale venerdì mattina con uno splendido balzo a 15,99, non è riuscito a ripetere la stessa prestazione nella fase finale in cui sono scesi in pedana i migliori dodici atleti al mondo: tre europei (italiano, tedesco, armeno), quattro sudamericani (2 cubani, brasiliano, cileno, olandese del suriname), tre asiatici (2 giapponesi, 1 cinese) e un africano (nigeriano) segnale inconfutabile della grandissima universalità dell’atletica leggera che ha visto alla rassegna iridata statunitense la partecipazione di 175 nazioni provenienti da tutti e cinque i continenti del globo terrestre. Nella finale, vinta dal talentuoso Lazaro Martinez, “cavalletta” cubana di cui sicuramente si sentirà parlare anche nelle categorie superiori nei prossimi anni, Lorenzo ha messo a segno in apertura un buon 15.54, che poi non è riuscito a migliorare nei successivi due turni a sua disposizione. Questa prestazione ha permesso all’atleta piacentino di conquistare una straordinaria decima posizione mondiale, terzo europeo, ma che lascia un piccolo rimpianto al saltatore biancorosso perchè, una misura intorno ai 16 metri, quanto fatto nel turno di qualificazione, gli avrebbe permesso di salire fino al settimo posto. Tutta esperienza che servirà nei prossimi anni di carriera sportiva, quella dei “grandi”, infatti, con questa esperienza, Lorenzo ha praticamente concluso il percorso nel settore giovanile iniziato nei centri di avviamento allo sport della società biancorossa guidati da “mamma” Cristina Bobbi. Già nel 2008 si era segnalato per la sua poliedricità nella categoria ragazzi siglando importanti risultati soprattutto negli ostacoli. A Cles, nel 2010, conquistò il primo titolo italiano nel salto in lungo ed inoltre realizzò altre prestazioni di assoluto valore nel corso della permanenza nella categoria cadetti (14.66 sugli ostacoli, 1.88 di alto, 6.96 di lungo, 39.8 sui 300hs). La categoria allievi, impostata per migliorare nelle prove multiple, è stata vanificata da un paio di infortuni che non gli hanno permesso di raccogliere i risultati sperati. Ma, con l’ingresso nella categoria juniores, è stato trovato il giusto equilibrio nel training insieme ai tecnici Giovanni Baldini ed Ennio Buttò e sono arrivate le meritate soddisfazioni. Nel 2013 il titolo italiano indoor nel salto triplo, ma soprattutto la prima maglia azzurra indossata in occasione dei campionati europei juniores di Rieti ed onorata con un bellissimo sesto posto con la misura di 15.51. E poi quest’anno, iniziato ancora con un piccolo contrattempo invernale ad una caviglia che gli ha impedito di partecipare alla stagione indoor ma, grazie alla caparbietà e alla serietà che Lorenzo ha sempre messo negli allenamenti, gli ha permesso di recuperare a tempo di record e di conquistare il titolo italiano a Torino, il minimo di accesso ai mondiali e quindi la convocazione in maglia azzurra per la rassegna iridata. Il resto è storia di questi giorni.