Il Po rinasce sulle note di Ronda. Dosi: «Restituiamo alla città il suo fiume»

Una grande festa del Po, per il Po e sul Po. Una festa per i piacentini che da oggi potranno ritrovare il “loro” fiume restituito alla città dopo anni di lavori, di progetti, di discorsi. Oggi il taglio del nastro c’è stato ed è stato seguìto dal concerto del più piacentino dei cantautori: Daniele Ronda che ha cantato, ovviamente, “La Sirena del Po” tra gli applausi dei tantissimi fan e di un parterre di autorità da grande evento. Oltre al sindaco Paolo Dosi, all’assessore ai lavori pubblici Giorgio Cisini – che hanno tenuto a battesimo l’inaugurazione dei lavori di riqualificazione del Lungo Po di Piacenza -, e oltre alla gran parte degli assessori comunali, funzionari, tecnici, c’erano personalità come Roberto Reggi, sottosegretario all’Istruzione del governo Renzi, c’era il prefetto Anna Palombi, e poi tanti altri come il presidente della Banca di Piacenza Luciano Gobbi eccetera.

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«L’idea è quella di riportare i cittadini in una zona purtroppo dimenticata nel corso di questi anni – ha detto il sindaco Dosi – Una zona che un paio di generazioni fa era parte integrante della città ma che col tempo si è staccata. Questi lavori, con le ciclabili, le aree attrezzate, le panchine ma anche la rete wifi e la videosorveglianza per renderle più sicure, potranno far rinascere un lungo fiume davvero bello e vivibile». Ma Dosi guarda ancora più lontano e ipotizza di poter sfruttare l’area appena sotto ai due ponti come luogo di eventi estivi, «magari con strutture mobili che poi possano essere rimosse alla fine della stagione». Vedremo. Di certo lo spettacolo oggi era davvero suggestivo, nonostante qualche goccia di pioggia (che comunque non ha scoraggiato i tanti fan di Ronda arrivati in riva al Po a ballare, cantare e applaudire sulle note e il ritmo di una sola chitarra e di una fisarmonica).

«E’ un’opera di riqualificazione che rende giustizia a una parte splendida di questa città, a due passi dal centro eppure poco conosciuta» ha detto Roberto Reggi, sotto la cui amministrazione (è stato due volte sindaco di Piacenza passando poi il testimone al compagno di schieramento Paolo Dosi, già assessore della sua giunta) erano iniziati i primi lavori, poi interrotti dal crollo del ponte nell’aprile del 2009: un episodio drammatico di cui s’era parlato in tutta Italia (e non solo).

Da sottolineare anche la presenza di Andrea Virgilio, assessore comunale di Cremona, arrivato dall’altra parte del Po per vedere i risultati di un’opera così importante, costata quasi un milione di euro. «Il dialogo tra i nostri sindaci esiste ed è estremamente proficuo – ha detto – L’idea di poter pensare insieme, al di là dei confini che in questo caso non sono solo provinciali ma regionali, è il futuro di questo territorio. Bisogna pensare come area vasta, accomunata da caratteristiche simili». E il Po, in effetti, è una di queste caratteristiche. «Basta che non parliamo di calcio» ha però sottolineato, sorridendo, il sottosegretario Reggi, da buon piacentino e tifoso biancorosso.