Nessun caso politico, solo una presa di posizione partita per errore via email prima della riunione a cui hanno partecipato tutte le forze di Sinistra per Piacenza. Così Carlo Pallavicini spiega quello che sulle prime poteva sembrare un caso politico, con la “smentita” di un comunicato a firma di David Santi, segretario provinciale di Rifondazione comunista che fa parte di Sinistra per Piacenza, nel quale in buona sostanza, e al netto di una serie di dure critiche al Pd, si lodava l’operato della Giunta per quanto riguarda il bilancio attualmente in discussione in consiglio. «E’ stato un errore, sono cose che capitano – dice Pallavicini – In realtà nel corso della riunione le varie anime di Sinistra per Piacenza si sono dimostrate in linea con il mio intervento della scorsa settimana nel quale criticavo duramente il bilancio previsionale».
Una critica senza sconti, in linea con l’indipendenza in Consiglio sempre sottolineata e rivendicata dallo stesso Pallavicini il quale, tuttavia, con una piroetta retorica, rispondendo alla precisa domanda del cronista, afferma la «non contrarietà» al bilancio stesso. In altre parole, lo critica ma non voterà contro. Morale, a quanto pare, niente di così diverso da quel che ha scritto il segretario rifondarolo Santi. Il quale, tuttavia, oggi conferma la sua nota inviata alle redazioni e pubblicata ieri. Nessun invio per errore, dunque, ma una presa di posizione ribadita e cioè il sostanziale plauso al lavoro fatto per questo bilancio, definito «di sinistra».
Santi dunque, pur criticando alcuni punti, parrebbe auspicare il voto favorevole al bilancio stesso. Pallavicini, invece, è sembrato più evasivo: non voterà contro, ha detto. Il che lascia aperta la possibilità del non voto. E’ da registrare, dunque, se non un caso politico, quantomeno una differenza di vedute significativa tra il segretario provinciale di Rifondazione comunista e il "suo" consigliere comunale di riferimento.