Era notte fonda in Italia quando Neil Armstrong entrava nella storia posando il proprio piede sul suolo lunare, era il 21 luglio 1969 e oggi ricorre il 45esimo anniversario dell’ evento.
Abbiamo chiesto in giro per la città ai nostri concittadini con qualche capello bianco, cosa ricordassero di quella sera, passata davanti alla televisione. Anche la tv muoveva i suoi primi passi e trasmetteva per la prima volta, un evento di proporzioni mondiali.
Un intervistato ci ricorda come l’ apparecchio televisivo avesse bisogno di un grosso trasformatore e di qualche minuto di “riscaldamento” per accendersi. Allora le televisioni funzionavano con le valvole e gli schermi non erano certamente l’ alta definizione dei giorni nostri.
Tuttavia il ricordo di quelle immagini è ancora vivo in chi le ha viste in televisione e in chi ha vissuto in diretta il battibecco tra Tito Stagno e Ruggero Orlando con il primo, in studio a Roma, ad aver fatto allunare il LEM un paio di minuti prima rispetto a quanto sosteneva Orlando, storico inviato da New York. Riguardando le immagini e comparandole con l’ audio originale della NASA era proprio Orlando ad avere ragione.
Ai nostri intervistati abbiamo chiesto anche se, secondo loro, sarebbe necessario tornare sulla Luna: secondo qualcuno aveva senso solo allora, probabilmente per tener testa ai sovietici nella corsa allo spazio, per qualcun altro è necessario per proseguire quel lavoro di conoscenza e ricerca in campo aerospaziale.
Sicuramente oggi, 21 luglio 2014, a 45 anni dallo sbarco sulla Luna, c’è un uomo o una donna nel mondo, che presto o tardi tornerà a mettere piede sul nostro satellite e, perché no, lo userà come base per una futura missione verso altri mondi….Marte probabilmente.