Sfacelo Fondazione, Spezia: “Il fallimento della classe dirigente piacentina”

 Un intervento durissimo, quello del consigliere della Camera di commercio Mario Spezia, contro lo sfacelo che sta avvenendo in Fondazione. Al punto da arrivare a chiedere allo stesso ente di cui è consigliere "un intervento di responsabilità nei confronti degli amministratori dell'ente di via Sant'Eufemia". In altre parole un esposto in procura perché "qualcuno deve pagare". "Io non so come andrà a finire la vicenda della Fondazione – ha dichiarato Spezia durante il dibattito sul bilancio dell'ente camerale – ma noi abbiamo progetti importanti in essere. È uno scandalo di dimensioni enormi che a Piacenza non si era mai verificato. Ci obbliga a correre ai riapri e di mettere un commissario. Il notaio Toscani, persona di grande prestigio, viene scelto in quanto presidente di notai, quindi una figura super partes. Ciò rappresenta il fallimento della classe dirigente del territorio. Non siamo stati in grado di preservare il patrimonio messo da parte dai nostri padri. Non siamo stati in grado di tutelare i nostri figli. Dentro la Fondazione c'è una storia di bilanci approvati per anni e anni. La camera di commercio nomina tre consiglieri nell'ente, siamo quello che ne nomina di più. Da queste responsabilità non deve sfuggire nessuno. Dobbiamo porci il problema dell'incapacità della classe dirigente piacentina. Serve un'azione di responsabilità da parte della Camera di commercio nei confronti degli amministratori della Fondazione". Se non dovesse procedere in tal senso l'ente direttamente, Spezia ha promesso che lo farà personalmente. 

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Nel corso della seduta la Camera di commercio ha anche dato mandato al presidente Giuseppe Parenti di valutare e mettere in atto tutti i provvedimenti per un eventuale accorpamento con la "gemella" di Parma così come la Regione aveva indicato. Per molti un altro segno di deterioramento del tessuto politico-economico della città.

IL DIBATTITO NELL'ENTE CAMERALE "È inutile che il Comune prometta sostegno alle imprese se poi tiene la tassazione al massimo". È il contenuto della lettera che il presidente della Camera di commercio Giuseppe Parenti ha inviato nei giorni scorsi al sindaco. Una missiva in cui si sottolinea che la pressione fiscale sulle imprese sia ancora troppo alta per consentire un rilancio dell'economia piacentina. Una comunicazione fatta durante la seduta del consiglio camerale chiamato ad approvare l'aggiornamento del bilancio previsionale 2014. Una manovrina che prevede un disavanzo di 1.200.000 euro (aumentato di 400mila euro), frutto degli investimenti previsti per l'Expo 2015 a Milano. "Siamo pronti, abbiamo creduto che fosse necessario investire, poi magari tutti i progetti non andranno in porto, ma intanto noi siamo pronti" ha detto Parenti. Il numero uno dell'ente camerale ha anche comunicato che la Camera di commercio farà la sua parte nella decisione di aumento di capitale di Piacenza Expo stabilità dai vertici di quest'ultima. Continuano nel frattempo i preparativi in vista della prossima edizione della Coppa d'Oro in programma dal 10 al 12 ottobre. Saranno d'eccezione gli ospiti della prossima edizione della coppa d'Oro tra cui il giornalista Enrico Mentana e lo stilista Giorgio Armani, fresco 80enne, mentre non potrà partecipare il ministro dell'Agricoltura Martina. Stabilito un contributo alle imprese che partecipano all'Artigianato in fiera (mille euro per chi va per la prima volta, 500 euro per i fedelissimi). Si è poi anche discusso dell'ipotesi di accorpamento della nostra Camera di commercio con Parma.