L’Open Vittorino è di Petrone: Bosio cade in finalissima

Ad aggiudicarsi il secondo trofeo Marazzi Teragni di Unipolsai è Alessandro Petrone, tennista in forza al Tennis Club San Colombano che dopo aver superato Andrea Patracchini in semifinale ha anche avuto la meglio di Mauro Bosio nella finalissima vinta 6-3; 6-4. Un match di chiusura in cui Petrone per ben 2 volte si è trovato sotto nel punteggio, soprattutto nel secondo set, quando il ragazzo di casa, Mauro Bosio della Nino Bixio, forzando il servizio si era portato sul 3-1. Petrone, tuttavia, ha sempre mostrato una maggior lucidità sotto rete ed una maggior costanza di rendimento nell'arco della partita.Un successo che consente al 24 enne di aggiudicarsi il ricco montepremi di 10 000 euro.
Sono arrivato al match con tanta fiducia: ho vinto i precedenti incontri in cui non ho fatto troppa fatica, anche se il caldo mi ha messo in difficoltà. Oggi il meteo è stato più clemente e penso si sia visto: il livello è stato decisamente più alto. All'inizio del secondo set mi sono rilassato un po' troppo, errore imperdonabile a questi livelli, però poi ho recuperato. Ci ho sempre creduto fino alla fine e in questo modo ho portato a casa la partita.

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La Finalissima
La finalissima sembrava partire con il piede giusto per Mauro Bosio: il tennista della Nino Bixio ha infatti agguantato il primo game con diversi smatch di personalità. Da quel momento, tuttavia, è iniziata la finale di Petrone. Il numero 809 dell'ATP ha infatti mostrato serenità sin dall'avvio della partita. Petrone ha fatto la voce grossa, rubando per ben due volte il servizio all'atleta di casa e portandosi sul 5-1. Solo nel finale Marco Bosio ha provato a reagire, senza però riuscire ad invertire il trend del set, chiuso per 6-3 dal tennista del Tc San Colombano.

Nel secondo set è ancora Bosio a partire bene. Il tennista della Nino Bixio forza il servizio e si porta sul 3-1. Quando il set pare in discesa, tuttavia, Petrone assesta il controbreak, sfruttando la discontinuitá sotto rete del suo avversario. Prima si porta sul 4-3, vincendo ben 3 game di fila, quindi chiude definitivamente la partita, imponendosi per 6-3 e 6-4. I due contendenti si presentavano all’atto conclusivo della Finalissima dopo aver brillantemente superato  tutti gli avversari del tabellone. In semifinale Mauro Posio, il tennista della Nino Bixio, ha avuto la meglio sul superfavorito del torneo il colombiano Rodriguez (Tc Sardegna di Terracina) che, a causa delle non perfette condizioni fisiche, ha dovuto ben presto alzare bandiera bianca, superato 6-2; 6-2 dall’atleta italiano.
Alessandro Petrone, testa di serie numero 5 in forza al Tc San Colombano, invece, in semifinale ha battuto Patraccini (Tc Carip) della  per 6-3; 6-2.

Poco prima del via ore 16:00, come antipasto, dell’evento conclusivo anche l’esibizione di prestigiosi giocatori del passato quali Corrado Barazzutti, Tonino Zugarelli, Vincenzo Franchitti e Sergio Palmieri, che hanno deliziato il pubblico, dimostrando di avere il “tocco” di una volta. Quattro monumenti viventi del tennis italiano che hanno permesso agli appassionati, seppur per breve tempo, di fare un tuffo nel passato.
Un piccolo revival –attacca il vincitore della Coppa Davis del '76 Barazzutti – Mi sono ritrovato con dei vecchi amici, dei compagni di squadra: ci siamo divertiti, facendo diversi doppi. Siamo venuti alla finale di questo torneo, dove c'è stato un gran bel pubblico e anche una bella finale, molto tirata. 
Stiamo vivendo a livello di tennis italiano un momento molto positivo, sia singolarmente che a squadre. L'Internazionale d'Italia è tornato ad essere uno dei tornei più importanti del mondo. Gli appassionati crescono a dismisura: dobbiamo sfruttare questa fase di crescita.