Un Tavolo di confronto e negoziazione sui temi attinenti la popolazione anziana e tutte le appropriate problematiche di riferimento. L’idea è nata in seno in occasione dell’incontro che si è tenuto questa mattina tra l’amministrazione comunale e lo le categorie sindacali dei pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil. Un tavolo che si pone di essere permanente, nel senso di una sua rapida attivazione su richiesta formale di una delle parti, tenendo conto fin d'ora di alcune scansioni temporali come il mese di maggio, il mese di luglio, il mese di agosto. Un tavolo anche strutturato, nel senso che ciascuna delle parti, nell'ambito delle proprie, riconosciute autonomie, può avvalersi della partecipazione di competenze e professionalità utili ai fini della massima concretezza e produttività per gli obiettivi preposti.
Come nasce l’idea lo spiega Tamer Favali dello Spi Cgil: “L'invecchiamento della popolazione rappresenta una delle più straordinarie trasformazioni sociali che ha caratterizzato e caratterizzerà lo sviluppo delle nostre comunità. La possibilità di vivere più a lungo va considerata, innanzitutto, una conquista sociale. Raccogliere la "sfida" che questa "rivoluzione demografica" propone è compito primario di tutti i soggetti che interpretano questa evoluzione sociale non come un freno allo sviluppo, ma come apertura di nuovi orizzonti, ponendosi in alternativa a chi mette più in risalto il peso e le difficoltà rispetto alle opportunità”.
“Occorre promuovere oltre che l'integrazione socio-sanitaria, l'integrazione di tutte le politiche e declinare, anche a livello sociale, il tema della sostenibilità dello sviluppo, promuovendo e realizzando interventi innovativi a favore degli anziani, in un'ottica nuova e secondo i principi di un'etica della responsabilità, dell'integrazione, della tolleranza”.
“Da questo punto di vista, il "Piano di azione a favore degli anziani della Regione Emilia-Romagna"/"Una società per tutte le età: invecchiamento della popolazione, nuove opportunità, nuove libertà" è un punto di riferimento fondamentale – anche per come è interpretato ed esercitato con spirito concertativo da Regione e SPI-CGIL, FNP-CISL, UILP-UIL – anche per metodi e politiche di merito cui tendere Territorialmente”.