Mercoledì 9 luglio alle ore 18 sul Lungo Po (sull'argine in zona Canottieri Vittorino da Feltre, all'altezza della banchina di attracco Città di Piacenza) prosegue la seconda edizione de “IL PO RICORDA. Storie di confine, trasformazioni e incontri, tra Acqua e Terra, Nord e Sud, Antico e Nuovo”, la rassegna di incontri a cura dell'AssociazIone culturale Arti e Pensieri.L’argomento specifico de IL PO RICORDA di quest’anno (in collaborazione con il Comune di Piacenza, con il patrocinio del Francigena Festival e con il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano e Selecar) verte sul tema degli scambi via fiume di materie prime e prodotti finiti, ma anche di mode, idee e culture che sicuramente hanno dato vita a una ricchezza culturale peculiare della tradizione del nostro territorio fin dalla Preistoria. Si approfondirà quindi la conoscenza della nostra identità culturale quale esito della posizione geografica “di confine” del nostro territorio. L'appuntamento di mercoledì 9 luglio, a ingresso libero e rivolto a interessati di tutte le età, intitola “Piroghe sacre, piroghe profane”: in una conferenza a due voci, a cura di Micaela Bertuzzi e Martina Fontanesi, si affronterà come la dimensione di luogo di confine caratteristica del fiume si possa ravvisare già quando i corsi d’acqua rappresentano lo spazio privilegiato per una vera mutazione antropologica, che porta i nostri antenati cacciatori-raccoglitori a diventare agricoltori sedentari. Le piroghe nel Neolitico solcavano le acque per l’approvvigionamento di materie prime, da territori talora lontanissimi, e la storia delle nostre comunità neolitiche ci parla di viaggi sicuramente avventurosi alla ricerca della pregiata giadeite del Monviso, risalendo il corso del Po fino alle sorgenti. Successivamente, dall'età del Bronzo in poi, le barche popolano l'immaginario simbolico e rituale, quando, guidate da uccelli acquatici, trasportano il disco solare nel suo viaggio quotidiano. Possono quindi varcare il confine tra profano e sacro, ma anche quello tra il regno dei vivi e l'aldilà, in quanto sono in grado di raggiungere la dimensione immateriale e astrale del numinoso.Alla conferenza seguirà un laboratorio di creazione di modellini di piroghe in argilla, sul modello degli esemplari in ceramica ritrovati nel sito neolitico La Marmotta. Le piccole piroghe, insieme a cavallini sacri e barche solari guidate da uccelli acquatici, verranno cotti nel successivo incontro del 19 luglio. La merenda sarà proposta, come di consueto, quale momento di approfondimento ‘sensoriale’ dei temi trattati nella giornata, e unirà differenti tradizioni alimentari preistoriche. Sarà possibile gustare un’insalata di cereali, legumi e pasta di sesamo ‘alla neolitica’; focaccette di farro azzimo con salame di cinghiale (preda ambita dai cacciatori mesolitici); focaccette di farro con miele, semi di papavero e frutti di bosco freschi e con 'nutella' neolitica (pasta di nocciole). Ci disseteremo con nettari di mora e lampone, mentre con la bevanda alcoolica a base di vino e sambuco approderemo all’età del Bronzo, quando in Italia settentrionale si coltivava uva selvatica nelle vicinanze degli insediamenti sia per scopi alimentari che per una probabile integrazione zuccherina delle bevande fermentate ricavate dal succo di bacche come corniolo, sambuco e mora di rovo. Non mancherà la consueta navigazione fluviale per piccoli gruppi grazie alla collaborazione della società Canottieri Vittorino da Feltre. Gli appuntamenti successivi saranno il 19 luglio, il 27 agosto, il 3 e il 10 settembre. Una serie di conferenze di taglio storico, archeologico e storico artistico curate dai professionisti di Arti e Pensieri sul tema del paesaggio fluviale, alle quali si abbineranno dimostrazioni pratiche a opera di artisti-artigiani contemporanei, laboratori creativi, lettura di fonti, momenti teatrali e musicali.