Pd: “Nessun problema per Acer. Abbiamo già iniziato a pagare i debiti”

"Il piano di risanamento del bilancio, ivi compreso anche la questione del debito del Pd con Acer riguardo la sede federale, è già in mano all'azienda. Il partito ha già iniziato a pagare da diverse settimane gli arretrati e azzererà il debito in tempi ragionevoli. Voglio che sia chiaro: il Pd non rappresenta un problema né per Acer né per la comunità piacentina".

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Lo dice a chiare lettere il segretario del Pd Gian Luigi Molinari insieme con la responsabile organizzativa Giorgia Buscarini dopo questi giorni di polemiche intorno all'affitto della sede di via Martiri della Resistenza. Molinari è tornato a puntualizzare che l'attuale sede "non è un edificio di edilizia popolare, bensì un edificio adibito ad uffici per il quale è stato fatto un bando da Acer e al quale il Pd aveva partecipato". Il segretario ha anche ricordato che "siamo subentrati nel dicembre 2013, quando l'affitto era stato definito nel 2012 con la passata gestione del partito. La situazione di morosità ce la siamo ritrovata". Immediatamente il Pd ha avviato un confronto interno su questa situazione nota. "In cinque mesi abbiamo avviato il pagamento di sette mensilità, pagando quindi due mensilità arretrate. Il pregresso è ancora di cinque mensilità, circa 7500 euro, che abbiamo già proposto di saldare in una riunione con Acer la settimana precedente alla pubblicazione della notizia. Successivamente abbiamo formalizzato alla stessa azienda un piano di rientro. Sarà poi proposto al consiglio di amministrazione che poi prenderà le proprie decisioni.

Ciò porterà al pagamento totale dell'affitto".

Sul debito totale ereditata di circa 70mila euro, i dirigenti del Pd hanno aggiunto: "È normale che stiamo verificando tutta una serie di pagamenti arretrati che avvieremo nei prossimi mesi grazie a una serie di iniziative come una sottoscrizione straordinaria da parte degli eletti. L'obiettivo è quello di risanare il bilancio". Bilancio che, va ricordato, è alimentato dalle tessere, dalle quote degli amministratori (soprattutto gli onorevoli che riservano una parte della propria indennità e che occupano anche alcuni uffici della sede).

"Ma nessun contributo pubblico – è stato rimarcato -Tutto quello che fa il Pd lo fa grazie alle proprie forze a partire dal segretario e con tutti i membri dell'esecutivo. In modo completamente gratuito".

"Mi preoccupa il fatto che questa notizia abbia rivelato alcuni dati coperti dalla privacy – ha detto ancora Molinari – è vero, intorno al Pd c'è più interesse, ma questi dati dovrebbero essere tutelati. Questa circostanza ci preoccupa a tal punto che stiamo valutando l'opportunità di cambiare sede. Abbiamo comunque comunicato ad Acer la disponibilità di ridurre gli spazi e le spese".

Infine una stoccata all'assessore provinciale Pierpaolo Gallini: "Mi fa piacere dopo cinque anni aver sentito un intervento dell'assessore ai Servizi sociali Gallini. Lo tranquillizzo. Non c'è bisogno di un suo intervento perché i pagamenti sono già proposti e certi al cento per cento. Non sprechi più tempo a occuparsi di questa situazione. Lo invito piuttosto a occuparsi maggiormente delle problematiche del territorio provinciale come ad esempio il nodo delle guardie mediche".