Il benessere (da ben – essere, ovvero “stare bene” o “esistere bene”) è uno stato che coinvolge tutti gli aspetti dell’Essere Umano, e caratterizza la qualità della vita di ogni singola persona.
Il concetto di benessere nel corso degli anni ha subito numerose modifiche e ampliamenti, che hanno condotto ad una visione del termine più ampia e completa, non più incentrata sull’idea di assenza di patologie ma come uno stato complessivo di buona salute fisica, psico-emotiva e mentale. Questa visione è il punto cardine di molte discipline e correnti di pensiero filosofico, occidentali e orientali, con recenti conferme in campo medico- scientifico.
Comunemente il benessere viene percepito come una condizione di armonia tra uomo e ambiente ed è il risultato di un processo di adattamento a molteplici fattori che incidono sullo stile di vita.
Anche nel rapporto della CSO (Commissione Salute dell’Osservatorio Europeo su sistemi e politiche per la salute) è stata proposta la definizione di benessere come “lo stato emotivo, mentale, fisico, sociale e spirituale di ben-essere che consente alle persone di raggiungere e mantenere il loro potenziale personale nella società“. Come si legge nel rapporto, tutti e cinque gli aspetti sono importanti, ma ancora più importante è che questi siano tra loro equilibrati per consentire agli individui di migliorare il loro benessere.
Il concetto di benessere è una nozione in costante evoluzione.
E’ interessante osservare come, seguendo la piramide di Maslow, col passare del tempo la realizzazione dei bisogni fondamentali dell’uomo e di alcuni desideri considerati un tempo difficilmente raggiungibili porta alla nascita di altri e diversi bisogni e desideri, in linea con i cambiamenti che avvengono in ambito socio-culturale.
Abraham Maslow, fu un esponente di spicco della cosiddetta “psicologia umanistica” ed e’ noto per aver ideato una gerarchia dei bisogni umani, la cosiddetta piramide di Maslow.
Nel 1954 pubblicò “Motivazione e personalità”, dove espose la teoria di una gerarchia di motivazioni che muove dalle più basse (originate da bisogni primari – fisiologici) a quelle più alte (volte alla piena realizzazione del proprio potenziale umano autorealizzazione).
Secondo Maslow, bisogni e motivazioni hanno lo stesso significato e si strutturano in gradi; il passaggio ad uno stadio superiore può avvenire solo dopo la soddisfazione dei bisogni di grado inferiore. Egli sostiene che la base di partenza per lo studio dell’individuo è la considerazione di esso come globalità di bisogni.
Maslow sostiene anche che saper riconoscere i bisogni dell’individuo favorisce un’assistenza centrata sulla persona in quella che può essere definita una “visione olistica”.
Ogni individuo è unico e irripetibile; invece, i bisogni sono comuni a tutti; si condividono, ci accomunano e permettono una vita migliore se vengono soddisfatti.
Piramide di Maslow
Maslow suddivide i bisogni in “fondamentali” e “superiori”, ritenendo quest’ultimi quelli psicologici e spirituali. Di fatto la non soddisfazione dei bisogni fondamentali, definiti anche elementari, porta alla non soddisfazione di quelli superiori. (estratto da Wikipedia).
L’ambiente e la società in cui viviamo influenzano la nostra vita e i nostri bisogni, quindi i nostri desideri e il nostro benessere, soprattutto nei primi anni.
Un bambino cresciuto negli anni ’60 probabilmente trascorreva gran parte del tempo libero semplicemente giocando in un cortile con gli amici; oggi i bambini sono impegnati in molteplici attività extra scolastiche e hanno pochissimo tempo libero che, verosimilmente, trascorrono in solitudine davanti alla televisione o in compagnia di un videogame. Sin da piccoli spesso sviluppano sintomatologie tipiche di un individuo costantemente sotto stress. Questo è solo un esempio.
Mentre la vita scorre, possiamo operare delle scelte. Se scegliamo di perseguire la ricerca di una esteriorità che mostri l’apparenza di un corpo ben tenuto e mantenuto, di una buona posizione sociale e magari di una famiglia perfetta a cui non corrisponde un altrettanto benessere interiore, probabilmente la nostra autostima sarà molto debole e legata all’approvazione costante degli altri. Basterà poco per perdere il controllo e la fiducia in sè stessi. E’ quello che può essere definito come “stato dell’apparire” in contrapposizione allo “stato dell’essere”.
Se invece perseguiamo la ricerca dell’equilibrio psico-fisico-emotivo e quindi di un’armonia di corpo, mente e spirito, tenderemo non solo a diventare persone “equilibrate” ma anche a essere capaci di gestire e vivere pienamente l’affettività e le relazioni.
La persona che si occupa del proprio BenEssere ed equilibrio psico-fisico-emotivo tende a creare un’armonia interiore che inevitabilmente si rifletterà nell’ambiente in cui vive.
È una persona che pone attenzione e cura a vari aspetti della propria persona e della propria esistenza (ambiente, alimentazione, corpo, equilibrio psico-emotivo). È una persona consapevole del fatto che il proprio benessere è frutto dalla cura quotidiana che dedica a piccoli aspetti concreti. Poche e semplici regole per realizzare il “buon vivere” nel quotidiano. Atti costanti e consapevoli che vanno dalla cura di sè alla cura delle relazioni.
È una persona che tende a stare bene sia con sè stessa sia con gli altri.
Come lo scultore che, modellando la creta con le mani, ri-trova la visione interiore che intende ri-creare dandole esattamente la forma che desidera, la persona in equilibrio con sé stessa usa le emozioni per ri-trovare la strada del proprio BenEssere.