C’erano tutti in piazzetta Mercanti a festeggiare lo storico successo del Partito Democratico alle elezioni Europee ed amministrative di domenica scorsa. C’era il sottosegretario all’Istruzione Roberto Reggi, il segretario provinciale Gianluigi Molinari, la parlamentare Paola De Micheli e il segretario cittadino Paolo Sckokai. Si è rivisto a Piacenza anche Pierluigi Bersani. Ma c’erano soprattutto i veri protagonisti di questa tornata elettorale: i sindaci e gli amministratori. Quelli che ci hanno messo la faccia, in alcuni casi spuntandola, in altri casi mandando giù bocconi amari. A loro, a questi amministratori cui spetta un compito particolarmente gravoso si è rivolto Reggi ringraziandoli tutti indistintamente in maniera anche commossa. Si è rivolto prima a quelli che hanno perso ringraziandoli “per il coraggio messo in campo”. E scherzando ha chiosato: “Beh, sapete cosa avete scampato”.
E si è poi rivolto ai vincitori cui ora spetta un compito complesso. A loro ha chiesto di “parlare alla gente con estrema onestà. Fare l’amministratore ha come unico privilegio quello di rappresentare la nostra comunità. Per il resto ci vuole tanto sacrificio e passione. Il momento è difficile. Ma se alla gente si parla con trasparenza, capisce ogni tipo di difficoltà ed è anche pronta a sostenerti”. A margine della festa il sottosegretario ha fatto una riflessione su quella che è parsa una unità ritrovata. “È la dimostrazione che finalmente sono diventati maturi i tempi che noi avevamo previsto un anno fa. Allora in molti ci ostacolavano e ammetto che qualche boccone amaro lo abbiamo dovuto mandare giù. Io ero abituato a frequentare la gente comune e sapevo che i tempi del cambiamento erano maturi. Forse abbiamo perso un anno, ma va beh. L’importante è che ora tutti si siano convinti della bontà della strada intrapresa”.
Ha parlato anche Bersani. “I leader possono passare, ma resta sempre il partito e qui a Piacenza abbiamo fatto grandi cose”. Tra i nomi dei leader ormai demodè, accanto a quelli di Veltroni e D’Alema, Bersani ha fatto anche il suo. C’è stato dunque anche un momento politico in cui Molinari ha elogiato tutti i militanti e i volontari per il prezioso contributo dato, ma ha anche guardato oltre, al futuro. “Giusto esultare, ma ora dobbiamo anche pensare all’agenda e ai prossimi appuntamenti senza tralasciare l’attenzione per il territorio”.