Roma, 29 maggio 2014
L’Ente Nazionale Protezione Animali è intenzionato a chiedere chiarimenti sulla regolarità delle disposizioni della provincia di Piacenza in merito agli abbattimenti dei piccioni, per verificare che siano state rispettate tutte le prescrizioni di legge previste dalla normativa vigente. Infatti, la legge 157/92 stabilisce che l’abbattimento degli animali deve essere disposto da regioni o province esclusivamente nel caso in cui siano stati applicati in via prioritaria metodi ecologici e che sia dimostrato dall’Ispra che essi si siano dimostrati inefficaci.
«Per questo vogliamo copia degli atti dai quali si evincerebbe che, prima di dare il loro “imprimatur” alle uccisioni di piccioni, una specie che appartiene alla fauna selvatica, le autorità siano ricorse a metodi di contenimento ecologici atti ad impedire lo stazionamento degli uccelli, quali ad esempio i dissuasori acustici o meccanici», spiega l’Enpa. «Vogliamo inoltre verificare se esiste, come la legge prescrive, una relazione dell’Ispra che certifichi l’inefficacia di tali metodi, riferiti al caso specifico, ed analizzarne il contenuto – prosegue l’Enpa -. Con l’occasione ricordiamo che l’abbattimento dei piccioni sta avvenendo in un periodo, quello primaverile ed estivo, che coincide con la riproduzione della fauna selvatica, e che la normativa nazionale e le direttive comunitarie impongono, come è noto, il rispetto della fase di nidificazione dell’avifauna anche in considerazione dell’elevato disturbo biologico che gli abbattimenti selettivi recano nei confronti delle altre specie, anche quelle particolarmente protette.» Naturalmente, qualora dovessero emergere eventuali violazioni di legge, l’Ente Nazionale Protezione Animali, farà il possibile affinchè venga ripristinata la legalità .