Giornata piacentina per il segretario della Lega Nord Matteo Salvini. Prima ha incontrato i lavoratori della Sandvik di San Polo di Podenzano, 57 persone che stanno lottando da settimane contro la chiusura della propria aziende, e gli ha portato il suo sostegno, in particolare perché "non si può chiudere una ditta che va bene e non è in crisi". E poi si è spostato in città, prma facendo visita alla sede del Carroccio in via Trieste per lanciare i referendum lanciati dal suo partito su cancellazione della legge Fornero, legalizzazione e tassazione della prostituzione e reintroduizione del reato di immigrazione clandestina: "Se arriviamo a 500mila firme cambiamo l'Italia" ha affermato. In seguito, scortato da alcuni militanti dei Giovani Padani, come Luca Zandonella e Matteo Rancan – oltre al segretario provinciale Pietro Pisani e la candidata piacentina alle europee, Valentina Stragliati – si è recato all'hotel Vip di via Cipelli, cioè dove sono ospitati decine di profughi, per un sit in dimostrativo. E da qui ha rilanciato le proposte della Lega in materia: "Bisogna sospendere il piano mar nostrum, espellere i clandestini e e sgomberare gli alberchi in cui vengono ospitati a spese nostre e metterli a disposizione degli italiani". E poi ha puntato il dito verso Bruxelles: "L'Europa se ne frega. Secondo il trattato di Dublino dove uno mette piede resta, ma siccome non arrivano in Svezia, Germania o Finlandia, bisogna cambiare queste disposizioni, perché in questo modo l'Europa è nemica dell'Italia e prima rottamiamo anche la sua moneta e meglio è". Infine, ha commentato le inchieste su Expo 2015: "Bisognerebbe usare un aspirapolvere industriale. Le facce sono quelle di 20 anni fa ma il problema è che mettono a rischio 100mila posti di lavoro e sarebbe un delitto. Ben vengano le azioni della magistratura, le commissioni, gli imprenditori per bene che sono il novanta per cento. Per gli altri galera per anni senza indulti e svuotacarceri".