Si è trasformata in un clamoroso flop la visita piacentina di Flavio Tosi, sindaco di Verona e candidato alle elezioni Europee per la Lega Nord. Quando ieri sera intorno alle 20 Tosi si è presentato all’auditorium Sant’Ilario, in sala c’erano dieci persone o giù di lì, davvero troppo poche per proseguire nella serata "istituzionale". Inutile spiegare che la circostanza ha fatto infuriare lo stesso Tosi e il suo staff che, a dire il vero, si aspettavano il pienone. Il sindaco scaligero è certamente un esponente di spicco del partito che richiama su di sé l’attenzione di molte più persone rispetto a quelle presenti, ma come è noto non risponde all’ortodossia del nuovo corso leghista dettata dal segretario Matteo Salvini. Ecco perché – stando anche allo voci di corridoio raccolte – pare che la sala semivuota sia più il frutto di una sorta di “boicottaggio”. Si dice messo in atto dall’ala “salviniana” del partito che qui a Piacenza, oltre a qualche big caduto un po’ in disgrazia, raccoglie sotto di sé una nutrita schiera di giovani. Che fare a quel punto? Buttarla sul cibo. Accompagnato da alcuni dirigenti del partito e alcuni militanti, Tosi ha accettato il piano B: tutti a mangiare dal Gnasso. Dove per la verità avevano prenotato per 40 ed invece erano in 20.