La seconda serata? Molto meglio della prima. Più veloce e senza le noiose pause della prima. Buone notizie per la piacentina Nina Zilli che in veste di autrice passa il turno con il brano "Così lontano" cantato da Giuliano Palma.
Questa sera ospiti Garibaldi e Cavour che cantano Non ho l'età…ma…. ora torniamo indietro con le lancette dell'orologio.
Tutta, o quasi la seconda serata del Festival, minuto per minuto.
Mentre sui social network si continua a parlare del ring mediatico tra Renzi e Grillo ( dammi un minuto, no non te lo meriti non sei credibile..un minuto, no…esci dal blog…tu dal quadro di De Benedetti…) arrivano le 20 30, la lasagna rigorosamente surgelata nel piatto è già finita, quindi può iniziare la seconda serata di Sanremo. Il match politico passa in secondo piano e tornano in auge le canzonette care a Bennato.
Le canzonette però possono aspettare, prima la Rai deve promuovere, dal palco dell'Ariston, la sua prossima Fiction. Fortunatamente l'attore Claudio Santamaria è bravo nel ruolo del maestro Alberto Manzi: una fiction pensata per festeggiare i 60 anni della TV e rendere omaggio a un personaggio storico che ha insegnato, tramite la televisione, a scrivere a milioni di italiani.
Inizia il Festival?
No… arriva una ventata di gioventù con le gemelle Kessler…ritorna l'effetto Carrà di ieri, come un piatto pesante che puntualmente ti si ripropone.
Inizia la gara con un disidratato Francesco Renga che canta la piacevole "A un isolato di te", voto 7. Dopo un bicchier d'acqua propone il brano scritto da Elisa "Vivendo adesso", voto 6,5 non è da primo ascolto. Renga ha il merito di aver fatto salire l'ormone alle telespettatrici. Da Twitter scrivono: Per me una canzone in cui Renga dice ha già vinto il Festival.
Vogliamo stare qui.
Tornano le Kessler scese da un quadro da trattoria anni 50 e annunciano la canzone vincitrice di Renga Vivendo adesso. Le Kessler non se ne vogliono più andare probabilmente le ritroveremo anche ogni mattina su Rai Uno a fare le previsioni del tempo. Voto 6, simpatiche ma basta…
Nina e Piacenza al Festival
Tocca a Giuliano Palma con le sue consuete canzoni zum-pa-pa. La prima è Così lontano scritta anche dalla piacentina Nina Zilli. Voto 6,5 ma preferiamo Nina. Swing annacquato invece nella seconda Un bacio crudele, voto 5. Mi manca il Sergio Caputo degli anni 80. Vince il brano della piacentina: giusto così. Da twitter: Giuliano Palma è l'unico artista capace di trasformare una sua canzone in una cover di un altro.
Ancora tu? Ma non dovevamo vederci più?
Ritornano le Kessler? No sono state rapite da Paolo Limiti.
Noemi parte male, è fuori tono ma si riprende un po' nel finale nella sua "Un uomo è un albero", voto 6. Può cantarla meglio. Ci riprova con "Bagnati dal sole". Voto 5,5. Noiosa e ripetitiva, ma va in finale.
Il Gualazzi de noaltri
Arriva Renzo Rubino, quello che l'anno scorso ha fatto arrabbiare sia gay che etero con il brano "Amami uomo". Inizia con la ritmata "Ora". Il brano dice ‹ fermati e datti un voto>. 5 ecco fatto. "Datemi una lacrima" per piangere cantavano I Corvi. Il suo caso dimostra come scrivere canzoni non sia una cosa per tutti: Fossati ritorna ti prego! Ci riprova con la ballata Per sempre e poi basta. Voto 5…e basta. Consigliato per il Festival della banalità. Al pubblico dell'Ariston però piace. Passa il brano Ora, dove chiede insistentemente un voto o volto…che ci azzecca direbbe Di Pietro.
Magggggica!
È il momento di Franca Valeri, una grossa emozione. A 94 anni riesce a fare il monologo della telefonata alla mamma del luccicante varietà anni 60. E strappa ancora delle risate: una vera artista. Da Twitter: Grande Franca Valeri che non ha bisogno di gobbo o dei foglietti.
I cantautori Ron e Baglioni, fuori tempo?
Si ricomincia con la gara, Ron dimostra esperienza e classe. Inizia con "Un abbraccio unico". Voto 7, brano bello però non da rimo ascolto. La seconda "Sing in the rain" è un pezzo folk con poche intuizioni. Voto 6 di stima. Sanremo mi è ostile, passa la seconda.
Arriva Baglioni?
No, il risultato di Champions del Milan. Da twitter: Milan 0 Atletico M 1. La difesa del Milan non delude mai. Gli avversari.
Momento Baglioni, ancora Questo piccolo grande amore. Claudio hai fatto anche tante altre perle, perché ti obbligano sempre a fare quella?
Va be arrivano anche E tu e Strada facendo etc
Ritornano le Kessler? No il mio cane ha toccato il telecomando e Sky trasmette un film di fantascienza anni 60.
Ore 23 14. Quanti cantanti mancano e… i giovani?
Riccardo Sinigaglia canta l'impegnata e bella "Prima di andare via". Voto 7,5. I bravi cantautori allora esistono ancora! La seconda canzone è "Una rigenerazione". Bella, ma leggermente meno convincente della precedente 7. Secondo Fiorello queste sono le canzoni più belle del Festival, mi sa che ha ragione. Il brano che passa è il primo: giusto così.
Spazio alle Vibrazioni di Sarcina che comincia con "Nel tuo sorriso", pezzo dedicato al figlio. Voto 6,5 nulla di originale, ma se la cava. "In questa città", seconda canzone, non mi colpisce, voto 5. Passa Nel tuo sorriso e Sarcina gioisce per il risultato facendosi un Selfie o meglio autoscatto.
Un altro ospite, ma…i giovani si esibiranno da Marzullo o direttamente dopo il Tg1 ?
RUFUS WAINWRIGHT.
Canadese, appassionato di opera lirica, ha esordito con la colonna sonora di Shrek e nei tour di Tori Amos e Sting. La sua musica è definita «Popera» o «Baroque pop» per la commistione tra il pop e l'opera lirica. E' un grande estimatore di Verdi. L'artista, gay dichiarato, è nel mirino per un brano intitolato Gay Messiah, che parla di un messia omosessuale «rinato da un porno anni ‘70. Rufus ha replicato che la canzone non intende essere blasfema perché non è la rappresentazione di Cristo o di nessun’altra figura ma la metafora di un mondo dove omosessuali ed etero godono degli stessi diritti. Da Twitter: Rufus immenso. Dal prossimo anno facciamo che Sanremo funziona come il calcio: si possono comprare gli stranieri.
Nottambuli senza film vietati ai minori con protagonista Carmen Russo o Serena Grandi.
A mezzanotte e quindici comincia la gara dei giovani. A cosa penso? Alla sveglia puntata alle 5 e 30. Comincia Diodato con "Babilonia" Voto 6, da riascoltare, il pezzo non è facilissimo.
Il figlio del grande Ivan, Filippo Graziani porta il brano "Le cose belle". Bello e ritmato, voto 7.
Tocca a Bianca con il rossetto sui denti e la sanremesissima Saprai. Voto 5, anche se sembra un'Adele più piacente. Da twitter: la vera sfida di Sanremo é restare svegli fino alla fine.
Zibba, sembra Max Pezzali prima della dieta, ma canta Senza di te (dedicata al tortello piacentino che dimostra di apprezzare?). Voto 6,5. Bravo anche se il brano risulta troppo pieno, un arrangiamento più minimale, alla Tiromancino, sarebbe stato preferibile. O no… parlo come Il mio conterraneo Fegiz, domani vado dritto dal medico.
Le giurie sono come il sale nel caffè.
Le 00 24. Ancora non si sa chi ha passato il turno tra i giovani: le occhiaie profonde del maestro Vessicchio sono anche le mie. Domani a Radio Sound per la diretta dalle 10 alle 13 chiedo il pilota automatico. Passano, Zibba e Diodato. Ingiustizia è fatta, Filippo Graziani non va in finale: Sanremo è sempre Sanremo… purtroppo mi do quello che il mondo distratto non ti da…(cit).
TERZA SERATA
Nel corso della terza puntata riascolteremo tutti i 14 brani dei Big che hanno passato il turno nel corso delle prime due serate. L'ordine di uscita dei 4 Giovani: Rocco Hunt, Veronica De Simone, The Niro e Vadim. A decretare i due vincitori sarà il tanto criticato televoto e la giuria di qualità dei giornalisti.
La serata si aprirà con un omaggio a Claudio Abbado, ma l'ospite terza serata è Renzo Arbore che torna a Sanremo dopo ben 28 anni, quando presentò la scanzonata "Il Clarinetto". L'astronauta Luca Parmitano, invece, mostrerà alcune foto scattate alla Terra vista dallo spazio, durante uno dei suoi tanti viaggi. Salirà sul palco dell'Ariston anche il cantautore irlandese Damien Rice.