Si è riunito questa mattina per la prima volta il gruppo di lavoro all'interno del più ampio Tavolo provinciale di confronto contro la violenza alle donne. Tre gli obiettivi principali del nuovo organismo: verificare la situazione sulle procedure e sui servizi esistenti nell'ambito dell'assistenza in caso di violenza alle donne; attuare una ricognizione sulle risorse utilizzabili, soprattutto nei casi di emergenza, e infine redigere e monitorare protocolli di comportamento, di intervento e relazione.
I componenti individuati all'interno del gruppo di lavoro sono – insieme alla Provincia – il colonnello Edoardo Cappellano (Legione Carabinieri Emilia Romagna – Comando provinciale di Piacenza), Mariangela Tiramani dirigente del servizio Famiglia e Tutela minori del Comune di Piacenza e Federica Devoti responsabile degli Uffici staff al Comandante della polizia municipale (Comune di Piacenza), Maria Pia Romita dirigente divisione Anticrimine della questura con il sostituto commissario Tiziana Sartori, Cristina Molinaroli direttore Consultori familiari dell'Ausl di Piacenza, Natalia Gallini e Lucia Signaroldi del Comune di Fiorenzuola (Servizio sociale distrettuale), Annamaria Romanini del Comune di Castel San Giovanni (Assistente sociale e responsabile dei servizi sociali del Comune di Gragnano – Ufficio di piano distrettuale); Donatella Scardi e Anna Galazzi, presidente e vice dell'Associazione città delle donne – Telefono Rosa Piacenza. A coordinare i lavori era presente questa mattina l'assessore provinciale alle Pari Opportunità Pier Paolo Gallini, che ha posto le basi per il lavoro futuro.
I soggetti firmatari del tavolo permanente sono invece, lo si ricorda: la Provincia di Piacenza, i Comuni capofila di Distretto (Piacenza, Castel San Giovanni e Fiorenzuola), le donne sindaco, le Consigliere della Provincia di Piacenza e del Comune di Piacenza, la Consigliera provinciale di Parità, l'Azienda Usl di Piacenza, la Polizia di Stato, il Comando provinciale Carabinieri di Piacenza, il Centro Antiviolenza Telefono Rosa, l'associazione femminile di promozione sociale “Il Pane e le Rose” e una rappresentante dei 3 ordini scolastici (infanzia/primaria, medie, superiori). A questi soggetti, si sono aggiunti successivamente, il Cipm – Centro Italiano per la promozione della mediazione – e il Coordinamento Donne Spi Cgil. Anche la Prefettura figura tra i sostenitori dell'iniziativa.