Era presente anche la Lega Nord di Piacenza, al pomeriggio domenicale carico di tensione ad Adro, dove il movimento ha manifestato a sostegno di Oscar Lancini, il sindaco del Carroccio agli arresti domiciliari con le accuse di turbativa d’asta e falso. “Siamo convinti che non abbia fatto niente di male e che si sia comportato in funzione del bene del suo territorio” ha detto Giampaolo Maloberti, presente nel comune lombardo. La manifestazione era stata lanciata dal candidato alla segreteria nazionale, Matteo Salvini con queste parole: “Liberare Oscar Lancini. Andremo dal sindaco, lo prenderemo sotto braccio e magari lo porteremo a fare un giro. E questa cosa andremo anche a spiegarla ai carabinieri nel caso non fossero d’accordo”.
Nel frattempo il gip Cesare Bonamartini ha ritenuto di mantenere il sindaco ai domiciliari, così come per Alessandro Cadei e Emanuele Casali, i due imprenditori coinvolti nell’inchiesta, non essendo venute meno le esigenze di custodia cautelare che avevano giustificato l’ordine di arresto.
La vicenda di Adro e l’arresto di uno degli uomini simbolo della Lega Nord è in questi giorni al centro del dibattito. E così i militanti si sono ritrovati oggi dalle 14,30 per un corteo in partenza da via Umberto I al grido di “Giù le mani dai sindaci”.
Oscar Lancini, comunque, non è la prima volta che entra nell’occhio del ciclone delle cronache. Le polemiche più famose riguardavano l’aver tappezzato la scuola del paese con 700 simboli verdi del “Sole delle Alpi” e per aver negato la mensa ai bambini che non potevano pagare. “Polemiche molto sterili. Mi sembra più grave che sia agli arresti domiciliari e che stia facendo da cinque giorni lo sciopero della fame per questioni di cui non ha nessuna colpa” ha tagliato corto Maloberti, che ha rappresentato il Carroccio piacentino, insieme al segretario Pietro Pisani e ad altri militanti locali.
“Un sindaco scomodo alle poltrone romane perché vicino alla sua gente e poco ‘allineato’. E per questo inviso all’establishment”. Anche la Lega piacentina ha quindi manifestato questo pomeriggio in corteo la propria solidarietà al primo cittadino leghista di Adro Oscar Lancini “ingiustamente coinvolto in una vicenda giudiziaria” contestano gli esponenti del Carroccio. 2.500 quelli che hanno sfilato oggi per le strade della città bresciana per far sentire la propria vicinanza al sindaco.
Tra questi anche i leghisti piacentini, con bandiere e striscione. “Piacenza c'era e ha fatto sentire la sua presenza – dice il segretario provinciale Pietro Pisani -. A Lancini va tutta la nostra solidarietà. E’ stato accusato per essere stato vicino alla sua gente, per aver cercato di fare tutto il possibile per dotare il paese di strutture moderne ed efficienti”
Nei suoi confronti il Carroccio piacentino – e tante delegazioni da tutto il Nord – “hanno portato il proprio contributo di calore ed entusiasmo – spiega Pisani -. Siamo sicuri che al termine di questa brutta vicenda a vincere saranno le ragioni di un buon amministratore quale è Lancini, che sono le ragioni di tanti sindaci oggi in trincea per garantire servizi ai cittadini contro uno Stato che, tra tagli e tasse, ci sta riducendo allo stremo delle forze”.