Matteo Salvini, vice segretario federale della Lega Nord, sembra voler mettere tutti d’accordo sulle due Feste della Zucca, previste domani sera, 31 ottobre. Oltre ad essere stato invitato a Ziano piacentino, dove la nota kermesse politica è stata spostata dalla segreteria provinciale, ha annunciato che prima passerà anche a Pecorara, dove si tiene la manifestazione tradizionale, senza bandiere, ma alla quale parteciperà come sempre il presidente e fondatore del Carroccio, Umberto Bossi.
Un gesto, in un momento di spaccatura all’interno del movimento, per rimettere d’accordo tutti e cercare di evitare altre divisioni in vista del Congresso di dicembre, che lo vede correre per la successione a segretario al posto di Roberto Maroni.
IL PATTO DELLA ZUCCA: “Matteo Salvini ha dimostrato di non farsi tirare la giacca da nessuno e che nella festa di Pecorara c’è qualcosa di più del solo folclore di cui qualcuno aveva parlato a sproposito”. Luisa Giunta, del direttivo piacentino della Lega Nord, militante “dissidente” sulla cosiddetta “grana” della zucca, giudica con favore la notizia pubblicata oggi dalla Padania, che vedrebbe prima la presenza dell’eurodeputato Matteo Salvini a Pecorara insieme a Umberto Bossi, e poi alla festa di Ziano.
“Abbiamo bisogno di stare uniti – spiega la leghista – e il clima di queste ore era veramente insopportabile, ma per fortuna con una decisione saggia Salvini è intervenuto ad unire laddove qualcuno cercava di dividere”.
Il riferimento è alla festa di Ziano giudicata dai fedeli di Pecorara uno “schiaffo” a Umberto Bossi che già da tempo aveva confermato la partecipazione al tradizionale appuntamento della montagna.
Una doppia festa che aveva innescato una aspra contesa interna al partito che si era trasferita anche con toni accesi sui social network e sul nostro sito.
“Anche se questo è il momento del vogliamoci bene tutti – aggiunge Luisa Giunta – non dobbiamo dimenticare che in questa vicenda sono stati compiuti dei grossi errori, è stato sottovalutato l’impatto che il cambio di sede di una festa radicata sul territorio poteva avere tra la nostra gente legata alle tradizioni”.
La battagliera militante del carroccio conclude con un auspicio: “Quello che vorrei vedere a Pecorara è un “patto della zucca” tra presente e passato, pensando al bene e al futuro della Lega Nord”.