Sopralluogo e conferenza stampa di Oscar Farinetti, patron di Eataly, che ha incontrato le istituzioni locali, i giornalisti e fatto il punto della situazione sull' avanzamento dei lavori del cantiere alla Cavallerizza. Assieme a lui, al tavolo dei relatori, il sindaco Paolo Dosi e il suo vice Francesco Cacciatore. Presenti in sala le istituzioni del territorio che hanno siglato il Protocollo d’intesa provinciale in vista di Expo 2015, gli esponenti del settore enogastronomico e le ditte affidatarie dei lavori.
Prima notizia: l' apertura del polo piacentino slitterà di qualche mese e non avverrà a Natale, come inizialmente previsto, ma a primavera perchè, come ha spiegato lo stesso Farinetti, il cantiere era più complesso del previsto e poi "perchè – afferma – vogliamo fare le cose al meglio, tanto dobbiamo starci dentro 50 anni".
Eataly Piacenza sarà una delle ultime quattro aperture previste in Italia, assieme a Firenze, Milano e Verona, perchè poi l' obiettivo sarà l' esportazione e la promozione all' estero dei prodotti delle 55 mila imprese agroalimentari del Paese perchè, come dice lo stesso Farinetti "tutto il mondo vuole mangiare come noi, vestire come noi e vivere come noi". Eataly attualmente conta un ristorante a New York, una decina in Giappone ed altrettanti in Italia con quello della stazione ferroviaria di Roma Ostiense che è il più grande al mondo con la sua superficie di oltre 17 mila metri quadrati.
Farinetti pone poi l' accento sulla biodiversità che sarà il fulcro del locale della Cavallerizza. Ogni ristorante ha un tema: quello di Firenze il Rinascimento, quello di Milano la musica Rock-Pop e quello piacentino sarà dedicato alla biodiversità ed alla provincia italiana.
"Nessuna nazione è come l' Italia. Anche se la nostra cucina è relativamente giovane, il pomodoro ad esempio da noi è arrivato tardi, si caratterizza per le diversità tra provincia e provincia. A Modena il ripieno del tortellino si fa con il prosciutto crudo mentre a Bologna, a 20 km in linea d' aria, si fa con la mortadella".
Eataly vuole essere una vetrina di tutto questo e si propone a farlo soprattutto in occasione di Expo 2015. "Anche noi come Eataly ci impegneremo molto in vista di questa manifestazione" conclude Farinetti che dà anche una notizia per il futuro: "Il prossimo anno, al compimento dei miei 10 anni in Eataly e dei miei 60 anni di età passerò il testimone ai miei figli e i io farò il presidente, quello che rompe le palle". E rassicura che non avrà un futuro in politica:"Io la politica la faccio già e poi gli italiani hanno le scatole piene di imprenditori di successo che si danno alla politica".
Tornando al cantiere della Cavallerizza, Farinetti ha illustrato il progetto con la parte "market" al piano terra e la parte "ristorazione e didattica" al piano ammezzato con dei luoghi anche più riservati per poter gustare le prelibatezze che Eataly offrirà.
Il ristorante/market darà lavoro almeno a 70 persone che potrebbero anche raddoppiare, così come successo in occasione delle altre aperture e i giovani avranno l' occasione per imparare un mestiere. Come ha ricordato lo stesso Farinetti, non è inusuale che ex dipendenti si siano messi in proprio, aprendo per esempio delle panetterie ed applicando il know-how imparato ad Eataly.
"L' apertura di Eataly a Piacenza – ha concluso Farinetti – potrà essere funzionale a dare a questo territorio e ai suoi prodotti agroalimentari il prestigio che meritano. Quando si parla di Piacenza si pensa a capannoni e logistica ma invece avete una biodiversità fantastica e fate delle robe da mangiare da sballo".