Mario Monti lascia la creatura da lui creata e le reazioni, anche a livello locale, non si fanno attendere: “Rassegno le dimissioni da presidente di Scelta Civica. La presidenza – dichiara in un lungo comunicato – verrà assicurata dal vicepresidente vicario Alberto Bombassei, fino all'attivazione delle procedure previste dallo Statuto per la nomina del nuovo presidente”. Tra i primi a intervenire è stato Giulio Gravaghi, imprenditore nel settore del gas e in lista a Piacenza alle ultime elezioni (per la Camera al 14esimo posto). “Ci ha sorpreso, anche se non sono così inaspettate. Perché da qualche tempo si stanno identificando, seppur senza volontà, due anime che potrebbero prima o poi dividersi. L’anima cattolica, legata al ministro Mario Mauro e l’anima liberista, più vicina a Italia Futura”.
Insomma, il collante rappresentato dal professore sembra essere venuto meno. Anche a causa di un fatto rivelato da Gravaghi: “Quando ha visto Mauro andare a pranzo da Berlusconi per formare il Ppe (Partito Popolare Europeo, ndr), ha capito che la sua figura non era più utile a tenere insieme le due fazioni” ha detto l’esponente piacentino, che comunque ha allontanato lo spettro di una scissione: “Abbiamo avuto indicazioni da Roma, che ho sentito ieri, fino alle prossime elezioni – quando saranno – si farà in modo di non dividersi. Stare insieme sarà difficile ma non è in programma il creare due soggetti distinti”.