Pd, una poltrona per tre. Scatta la corsa alla segreteria con i primi “veleni”

Una poltrona per tre. Scatta ufficialmente la corsa alla segreteria del Pd e con essa anche quella ad aumentare il numero dei tesserati, quelli cioè che potranno votare nelle varie assembee di circolo (l’obiettivo è arrivare almeno a 1500) che si terranno da qui in avanti. In lizza per raccogliere l’eredità di Vittorio Silva ci sono  il “sindaco tra i sindaci” Gian Luigi Molinari, la candidata “della nomenklatura” Roberta Valla e l’aspirante outsider Elisabetta Rapetti. Tutti e tre, in un clima da finto “volemose bene” e non senza stilettate al veleno (come quella dell’ex segretario Silva nei confronti di Molinari), hanno presentato ufficialmente la loro candidatura giovedì 10 ottobre.

Radio Sound

 

GIAN LUIGI MOLINARI: “IL PD DEVE VOLTARE PAGINA, NOI SIAMO IL CAMBIAMENTO”

 "Un Partito Democratico nuovo, che sia attento ai problemi della gente, che se possibile li anticipi. Un Pd che volti pagina e che superi le lacerazioni ancora presenti oggi". È pronto a "una sfida difficile" Gian Luigi Molinari, giovane e spigliato sindaco di Vernasca, uno dei tre candidati alla segreteria provinciale del Pd, che ha svelato le sue carte affiancato dai suoi principali supporter (solo Roberto Reggi mancava in quanto impegnato a Roma). Non il candidato "renziano", si badi. La definizione è ormai anacronistica. "Certi confini non esistono più" dice Molinari che scansa anche l’etichetta di candidato degli amministratori: "Quello che ha portato alla mia candidatura è stato un percorso partito dal basso che piano piano ha coinvolto tante persone che credono nel cambiamento”. L’arte della comunicazione non gli fa difetto: “Vogliamo voltare pagina. Intendiamo ascoltare tutti lavorando sul territorio, cercando di assumerci delle responsabilità". Ha promesso che ascolterà tutti “tranne quelli che si presenteranno chiedendo un posto per l’amico o per l’amico dell’amico”. Immagina il suo Pd “come una grande famiglia” e considera un valore aggiunto l’appoggio del sindaco Paolo Dosi: “Il nostro obiettivo è infatti quello, se vinceremo, di rafforzare il ruolo del Comune soprattutto in un periodo in cui le Province perderanno capacità decisionali”. Le differenze con gli altri candidati? “Tutti degni e rispettabili. Ma noi siamo convinti di portare al vero cambiamento”. A sostenerlo, tra gli altri, il sindaco Dosi, il consigliere provinciale Paolo Sckokai che ha dato la propria disponibilità a fare il segretario cittadino (ha ringraziato Vittorio Silva e Christian Fiazza per il lavoro svolto), il consigliere comunale Andrea Tagliaferri, i sindaci Ghisoni e Angela Fagnoni, il vicesegretario nazionale dei Giovani Democratici Benedetta Maini, il consigliere comunale Stefano Borotti.

 

ELISABETTA RAPETTI: “IO, LA CANDIDATA DELLA GENTE COMUNE SENZA L’APPOGGIO DELLA NOMENCLATURA”

Non si rifà ad alcuna mozione nazionale, piuttosto al modello di partito declinato dall’ex ministro Fabrizio Barca “che speriamo di invitare”. Elisabetta Rapetti non è la candidata “dei soliti noti, ma della gente comune”. La ex pattinatrice di successo ha maturato la sua decisione di candidarsi soprattutto in seguito al “non successo del Pd alle ultime elezioni”. “Chiedevamo risposte al partito che non sono arrivate”. Con Oltre le correnti è partito un percorso veramente dal basso che ha coinvolto tanti cittadini comuni desiderosi di parlare dei veri problemi della gente, dei problemi del territorio. Candidatura in extremis? In realtà noi siamo partiti in tempi non sospetti e piano piano abbiamo raccolto molte adesioni”. Perfino quelle di un gruppo di 70enni di Caminata che seguono il loro percorso in rete. “Vogliamo un partito che comunichi in modo diverso” ha detto. Il giudizio sulla passata gestione del partito è tranchant: “Non ci ha soddisfatto. Noi portiamo avanti la voce degli scontenti. E siccome credo che siano in tanti gli arrabbiati, puntiamo ad avere il massimo dei consensi tra gli iscritti”. Anche se i bookmakers le affidano il ruolo di “terzo incomodo” tra Molinari e Valla, “noi puntiamo ad entrare e influenzare il partito. Pressioni dagli entourage dei principali candidati? Non ce n’era bisogno perché noi abbiamo sempre voluto andare avanti nel nostro progetto. Poco ci importa non avere l’endorsement (sostegno) della nomenklatura del partito o degli amministratori. Per noi la politica si fa dal basso”. Con lei un gruppo di sostenitori di Oltre le correnti che vogliono “dare battaglia”. Tra questi anche il professor Canaletti, uno dei papà dell’hospice della Madonnina

 

ROBERTA VALLA: “VOGLIO UNIRE IL PARTITO DEMOCRATICO”. SILVA AL VELENO CONTRO MOLINARI

“Voglio unire il Partito Democratico”. Non c’è che dire, l’obiettivo di Roberta Valla, vicesindaco di Travo, è ultra-ambizioso considerati i guai passati dalla famiglia democratica sia a livello nazionale che locale. Ma tant’è. E’ lei, una volta sfumata la candidatura di Christian Fiazza (che tuttavia si presenterà per il cittadino), ad essere la candidata scelta da molti dirigenti, tra cui la parlamentare Paola De Micheli. “Credo di essere stata scelta perché in grado di aggregare le diverse anime del partito” ha detto riferendosi naturalmente alla componente più cattolica (di provenienza Margherita) e a quella più di sinistra (di estrazione Ds). Potrà contare sull’appoggio di molti amministratori, tra cui il vicesindaco Francesco Cacciatore, l’assessore Silvio Bisotti, il sindaco di Travo Lodovico Albasi, lo stesso Fiazza e pure l’ormai ex segretario Vittorio Silva. “Accetto la candidatura con consapevolezza ed entusiasmo. Condivido il progetto di un partito che va oltre gli interessi individuali. Posso considerarmi una nativa del Pd, non avendo fatto parte prima di altri partiti. Dall’esperienza di donna e amministratore di piccolo comune portò in dote la voglia di vincere tutte le sfide. Non potrò farlo da sola perché non credo nella donna unica al comando, ma avrò bisogno del sostegno di tutti a partire dalle donne del Pd e dai giovani”. “Siamo qui a dar voce ai tanti elettori che chiedono una forza politica che faccia del lavoro, della lotta alla disuguaglianza, dello Stato di diritto le priorità della classe dirigente. Dobbiamo confrontarsi in modo serio e aperto e accettare le decisioni che il partito prende anche se non si è d'accordo. La mia non è considerabile una candidatura di parte, non mi rifaccio a nessuna corrente a livello nazionale. Dobbiamo ripartire dal legame con il territorio”.

Accanto a lui, come detto, l’ex segretario Silva che si è tolto qualche sassolino dalle scarpe, puntando dritto contro Molinari: “Tanti di coloro che hanno in passato sostenuto la mia candidatura ora parteggiano per Molinari, ma ho pensato fosse giusto superare il principio di neutralità e sostenere Roberta perché in gioco c’è il futuro del partito. Il partito non è un taxi, da cui entrare e uscire quando si vuole. Mi sorprende che alcuni, come Molinari, si comportino come se fossero stati altrove negli ultimi anni. Non si può pretendere di candidarsi – riferimento a Molinari, ndr – senza mostrare un atteggiamento coerente: come sperare che il partito possa tesserare più iscritti se lo stesso Molinari si è iscritto un anno si è uno no – l ultima volta proprio in tempo utile per candidarsi alla segreteria – e chiedere che i circoli abbiano più potere quando nel comune in cui si amministra (Vernasca) non c’è nemmeno un iscritto”.

Congresso Pd Piacenza, Paola De Micheli a fianco di Roberta Valla: “Porterà freschezza e intelligenza nel Pd”

Paola De Micheli a fianco di Roberta Valla, impegnata nella corsa per la segreteria provinciale del Partito Democratico di Piacenza. La vicepresidente vicario del gruppo Pd alla Camera spiega le motivazioni del suo sostegno all'assessore di Travo. “Roberta è una nativa del Pd – afferma – e crede profondamente nel progetto del nostro partito, il suo essere convintamente democratica è un primo importante segnale rinnovamento. Da amministratore locale e da donna, inoltre, porterà una ventata di freschezza, di intelligenza e di sensibilità, doti di cui la politica ha grande bisogno. Per queste ragioni sono convinta che sia la migliore candidata possibile per ricoprire il ruolo di segretario provinciale”.