Sede nuova per un partito nuovo “ma con le idee molto chiare, unico sbocco per il futuro del centrodestra”. E’ stata inaugurata questa mattina in via Stradella 12, alla presenza di Tommaso Foti e dei principali esponenti del partito, la nuova sede di Fratelli d’Italia. Tra i presenti anche il consigliere provinciale Filippo Bertolini. “Abbiamo molto amministratori che hanno aderito all'iniziativa, abbiamo costituito il nuovo direttivo e aperto la campagna delle nuove adesioni. Con la quale intendiamo raccogliere i delusi dalla situazione attuale, senza scendere a compromessi; vogliamo dare la prospettiva di un centrodestra credibile, affidabile e orientato al futuro. I fatti romani hanno dimostrato che la gestione dispotica dei partiti non porta a nulla. Non abbiamo mai dato fiducia a questo governo che sopravvive senza futuro”. "L'unica cosa che vediamo – ha detto Michele Magnaschi, consigliere provinciale – è l'aumento delle imposte. Basta altarini, quindi. Una realtà nuova c'è e vogliamo farlo sapere”. Erika Opizzi, capogruppo in consiglio comunale, parte da una considerazione: “Avevamo ragione quando dicevamo che il Pdl era finito; non abbiamo mai voluto salvare la poltrona, ma i valori sui quali riteniamo che non si possa transigere. La campagna di tesseramento serve per radicarsi sul territorio e poi arrivare a un congresso scegliendo i rappresentanti in modo meritocratico”.
Sono intervenuti anche Simone Mazza, consigliere provinciale, Enrico Croci, sindaco di Morfasso, Massimo Bollati, assessore a Castelsangiovanni.
Poi Sergio Bursi: “Abbiamo seguito Tommaso Foti perché vedevamo la nascita di un movimento che interpretava davvero la destra. Ritengo che Fratelli d'Italia possa raccogliere i pezzi provocati dal disgregamento del Pdl” A tirare le fila del discorso ci ha pensato lo stesso Foti. "Quando abbiamo lasciato il Pdl ci hanno detto che sbagliavamo, che facevamo un salto nel buio. Sapevamo di andare incontro a difficoltà ma ci siamo accorti che a livello nazionale c'era una oligarchia che rendeva impossibile lavorare. Non siamo usciti dal Pdl per il Pdl locale: ci saremmo stati una vita. Si pensi che io ho dato la fiducia al governo Monti per fedeltà al partito pur non avendo mai condiviso una virgola del governo Monti. Mettere insieme Pd e Pdl non è possibile. Alcuni hanno parlato di una sorta di rinascita di Alleanza Nazionale; non è mai stato un partito solo di destra, era una sorta di prima confederazione. Noi vogliamo creare un centrodestra nazionale che abbia i valori della destra, ma anche i valori liberali e non libertari. C'è una differenza tra chi è andato via dal partito e chi l'ha pugnalato alle spalle con la sceneggiata delle dimissioni”.
Poi alcune riflessioni a livello locale: “Siamo noi che qui a Piacenza dobbiamo guidare l'opposizione all'amministrazione Dosi, fatto di rinvii, di decisioni sospese e anche non corretta come nel caso di Borgotrebbia ai quali ha promesso di aver sospeso un'iniziativa imprenditoriale (centrale biogas, ndr) e poi non fare un atto in tal senso. Se dovessero esserci le elezioni provinciali non le temiamo”. Infine sulla nuova sede: “Partiamo una sede piccola: ci siamo ridotti negli spazi, ci siamo allargati nelle menti anche grazie alla tecnologia: il sito www.fratelliditaliapc.com è sempre aggiornato e la sede sarà aperta il sabato. Vogliamo un centrodestra che torni a fare politica senza paura. Il ritorno a Forza Italia è il seppellimento del Pdl”.