Nemmeno il Milan di Sacchi avrebbe fatto un pressing del genere su Christian Fiazza. A pochi giorni dalla scadenza dei termini per presentare le candidature al ruolo di segretario provinciale per il congresso – prevista per l’11 ottobre – i dirigenti del Pd locale di area Letta-Francheschini stanno premendo affinché Fiazza decida di fare il passo. L’interessato dovrebbe sciogliere le riserve proprio in queste ore, ma al momento restano aperte tutte le ipotesi. E’ sulla sua figura, infatti, che si concentrano le maggiori speranze di tenere unita l’anima del partito alternativa a quella (agguerritissima) dei renziani del tandem Reggi-Tarasconi. La quale, pur mantenendo ancora coperte le carte, ha invece già scelto il sindaco di Vernasca Gianluigi Molinari come suo portabandiera. Su Fiazza sono disposti a convergere un po’ tutti: dal vicesindaco Francesco Cacciatore all’assessore Silvio Bisotti, dalla consigliera Giulia Piroli al collega Stefano Borotti (quest’ultimo aveva anche proposto il consigliere provinciale Paolo Sckokai che però ha declinato l’offerta) senza tralasciare l’appoggio della parlamentare Paola De Micheli. Per questo le pressioni di questi giorni sono tali e tante che potrebbero far vacillare il segretario cittadino che tuttavia, in cambio di un’accettazione, avrebbe chiesto particolari garanzie. In caso di rinuncia di Fiazza vengono però tenute calde anche altre piste: quella che porta a Daniel Negri, giovane capogruppo in Comune, ma anche quella di Andrea Barocelli, sindaco di Gragnano, il cui nome sarebbe gradito a quelli che nel partito ritengono sia indispensabile “sfondare” in provincia (dove negli ultimi anni il Pd ha particolarmente) latitato. Entro poche ore il quadro sarà più chiaro perché la data del congresso stringe (6 novembre). Comunque sia, la sensazione è che si possa arrivare a una triplice candidatura visto che in campo c’è anche quella di Betty Rapetti per Oltre le correnti.