Pochi giorni fa Avis ha comunicato ai propri donatori che per certe categorie di lavoratori le giornate “perse” per recarsi a donare sangue non valgono ai fini pensionistici, figurando come normali giornate di lavoro perso. Sulla questione interviene il sindaco di Caorso Fabio Callori: “La riforma Monti-Fornero ancora una volta, penalizzano il mondo del volontariato, che in questi anni si è dimostrato particolarmente prezioso per sopperire alle carenze istituzionali indotte dai sempre più frequenti “tagli” imposti alle spese pubbliche”.
IL COMUNICATO DI FABIO CALLORI
Prendo atto, purtroppo, delle conseguenze derivanti dall’applicazione delle decurtazioni previste dalla Riforma Monti – Fornero del 2011 che, con effetto retroattivo, colpiscono lavoratori, dipendenti, considerando l’anzianità contributiva derivante esclusivamente da prestazione effettiva di lavoro. Queste disposizioni, ancora una volta, penalizzano il mondo del volontariato, che in questi anni si è dimostrato particolarmente prezioso per sopperire alle carenze istituzionali indotte dai sempre più frequenti “tagli” imposti alle spese pubbliche, soprattutto degli Enti Locali. In particolare la penalizzazione lede i donatori di sangue, categoria di volontari ben determinati, adeguatamente formati e certamente consapevoli della rilevanza sociale, sanitaria ed umanitaria del proprio operato. L’assetto normativo di riferimento, incide ulteriormente e pesantemente su realtà che invece dovrebbero essere considerate con tutta l’attenzione che meritano e con lo scopo prevalente di valorizzarle degnamente.
Fabio Callori