“Sul tema profughi si è colmata ogni misura. Il sindaco Paolo Dosi salvi la faccia ed esca di scena in corsa. Altri fallimenti sarebbero insopportabili”. Lo chiede il coordinatore dei Giovani Padani di Piacenza Luca Zandonella. “La disastrosa gestione dell’emergenza profughi è la goccia che fa traboccare il vaso e l’ultimo atto di continui fallimenti. Il primo cittadino le ha 'cannate' tutte. E’ riuscito addirittura a dividere la città sulla scelta della location del Luna Park. Il cda dell’Asp rischia l’azzeramento dopo la nomina da lui espressa, mentre una consigliera si è già dimessa. Sulla nomina in Iren Dosi è addirittura riuscito nell’impresa di far imbestialire i ‘suoi’. Quanto alla Fondazione, a pochi mesi dall’avvio, siamo già al secondo tentativo”.
“E sui profughi, a causa dei tentennamenti del sindaco, abbiamo addirittura dovuto sopportare accampamenti in piazza Cavalli”. “E’ impensabile ipotizzare che la soluzione possa essere l’accoglienza a oltranza a chi non ne ha diritto (24 su 26 ‘migranti’ non sono neanche definibili ‘profughi’)”. “E’ gravissimo che Dosi, invece di pensare all’unica soluzione definitiva, il rimpatrio, pensi a sistemazioni definitive, mentre tra i piacentini dilaga l’allarme povertà e numeri crescenti di nostri concittadini sono costretti a mangiare alla mensa della Caritas”. “Sindaco, provi ad azzeccare almeno una scelta e provveda a chiedere da subito il rimpatrio per i (finti) profughi. Visto il bilancio di un anno, l’altra scelta azzeccata potrebbe essere quella delle dimissioni”.