La Direzione provinciale del Pd di Piacenza ha votato a maggioranza per il ritiro delle dimissioni presentate dal segretario Vittorio Silva. E’ l’esito della riunione a porte chiuse, che si è svolta in serata alla sede di via Martiri della Resistenza. Una riunione animata, durante la quale hanno preso la parola in molti, ma una volta tanto non per manifestare dissenso tra le varie anime del partito quanto per sostenere quella che sembrava l’unica soluzione possibile per non tornare a dividersi: la conferma del segretario.
Non è passata, quindi, la prospettiva di una gestione collegiale che era stata avanzata nelle scorse settimane. Le dimissioni di Silva – e del vice Bergonzi – erano state presentate dopo le ultime elezioni, ufficialmente per motivi personali in vista del ritorno nei ranghi della Provincia come tecnico (per sovraesposizione negli ultimi tempi, il secondo).
D’accordo anche i renziani, con Roberto Reggi che avrebbe caldeggiato uno sforzo per individuare una guida a tutti gli effetti fino al Congresso (previsto ad ottobre, ndr).
Ed è questo il punto. Arrivare a quella data senza farsi del male a vicenda.
Dello stesso avviso, a quanto pare, anche l’assessore Silvio Bisotti, per il quale non sarebbe possibile che l’assemblea possa votare in poco tempo e in modo condiviso un segretario forte. L’assessore avrebbe poi anche paventato il rischio che una figura non credibile potrebbe far “scoppiare il partito”.
Voci di corridoio e spifferi, certo, che però rendono l’idea del clima di incertezza verso un possibile cambiamento all’interno del Pd piacentino.
Gli avrebbe fatto eco Marco Bergonzi, il quale pare abbia parlato addirittura di “congelare Silva”, mentre sarebbe stato ancor più energico l’intervento del vicesindaco Francesco Cacciatore, che avrebbe ricordato come il partito è già fin troppo bravo ad essere rappresentato sui media "in stato confusionale", sarebbero state le sue parole, per cui non ci sarebbe la serenità per eleggere un nuovo segretario. Su questa linea, ma lo aveva pubblicamente dichiarato, anche il sindaco Paolo Dosi.
Infine Carlo Berra avrebbe messo in guardia i dirigenti sul periodo in cui dovrebbe avvenire il passaggio di consegne, cioè agosto, non certo indicato per una transizione pienamente democratica e partecipata per eleggere una nuova guida.
Conclusi gli interventi, la Direzione provinciale del Pd ha votato all’unanimità il ritiro delle dimissioni del segretario in carica. Presente anche lo stesso Vittorio Silva che, da quanto hanno raccontato in molti, avrebbe chiuso la riunione defilandosi borbottando qualcosa di indecifrabile a denti stretti. Alla fine tutti contenti. Tutti, forse, tranne uno.