Al consigliere regionale del Pdl Andrea Pollastri che chiedeva di intervenire a sostegno delle aziende vitivinicole della media Valtidone colpite dalla grandinata dello scorso 11 maggio, la Giunta Regionale, per bocca del Sottosegretario Alfredo Bertelli, ha risposto picche. La perturbazione ha colpito la zona collinare compresa tra i Comuni di Ziano Piacentino, Borgonovo V.T., Nibbiano e Pianello V.T. danneggiando fortemente le colture, in particolare i vigneti, compromettendo, in alcuni casi completamente, la stagione 2013. “Le numerose aziende di dimensione medio-piccola lì presenti, già pesantemente colpite dal calo dei consumi degli ultimi anni, – ha spiegato Andrea Pollastri – producono alcuni dei prestigiosi DOC dei Colli Piacentini e sono impegnate in un’opera di ammodernamento, sviluppo qualitativo e promozione, la grandinata della scorsa settimana costituisce un duro colpo inaspettato". Il Consigliere del PdL aveva, per questo, presentato un’interrogazione urgente “Sollecitata non solo dagli imprenditori ma anche dagli Amministratori della vallata”, chiedendo quanti fossero i danni, se fosse previsto un intervento a favore delle imprese vitivinicole colpite e se si intendesse introdurre anche questo evento nella richiesta di stato di calamità naturale, fatta dalla Giunta al Governo, per le piogge anomale di aprile e la tromba d’aria dello scorso 7 maggio, che hanno colpito la nostra Regione. Rispondendo oggi in Aula, il Sottosegretario ha informato che “È in corso la stima dei danni da parte dei tecnici della Provincia di Piacenza e dell’Assessorato all’Agricoltura, con particolare riferimento agli impianti vitivinicoli.” “Per quanto riguarda, invece, gli interventi a sostegno delle aziende – ha chiarito – il Decreto Legislativo n. 102 del 2004 prevede che le colture presenti nel piano assicurativo non possono avere i contributi compensativi.” “Infine relativamente lo stato di calamità naturale, esso è già stato chiesto per gli eventi già accaduti (alluvioni e tromba d’aria), sarebbe necessario fare una seconda richiesta di calamità naturale appositamente per la grandinata della Valtidone: opportunità di inoltrare la domanda dipenderà dai danni che saranno accertati e, comunque, come previsto dal citato Decreto n. 102, non porà essere fatta se i danni riguarderanno unicamente o prevalentemente le colture”. “La risposta del Sottosegretario gela le aspettative degli Amministratori e degli imprenditori della Valtidone – ha replicato l’azzurro -: aspettiamo comunque la conta dei danni ed auspico un apposito provvedimento del Governo. Sono comunque certo che, se la Regione vuole, ha tanti modi per aiutare le imprese vitivinicole".