Piacenza Expo, bilancio approvato con un utile di 15mila euro

I Soci di Piacenza Expo si sono riuniti oggi in Assemblea Ordinaria per approvare il bilancio 2012, che chiude con un utile di 15.737 €. “Si tratta – ha dichiarato il presidente Angelo Manfredini – di un risultato significativo, in un contesto di crisi economica e in un anno che ha visto altri quartieri fieristici registrare perdite d’esercizio. È noto quanto sia determinante negli anni pari il risultato economico di Geofluid, che anche nel 2012 si è confermato come fiera internazionale di riferimento del settore. Ma l’utile segna anche il progressivo miglioramento dei margini delle altre manifestazioni.” Da segnalare anche il totale dei contributi incassati e riferibili all’energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico, pari nel 2012 a 322.263 €, a conferma della bontà della scelta adottata dal precedente Organo Amministrativo.

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Continua lo sforzo di Piacenza Expo di ampliare e rinnovare la propria offerta. Il calendario 2013 ha visto l’inserimento di nuovi eventi. “Tra questi – ha rimarcato il direttore Davide Lenarduzzi -, merita una citazione Eurocoat (22-24 ottobre), congresso ed esposizione internazionale per le aziende produttrici di pitture, inchiostri, vernici, per la quale gli organizzatori hanno scelto Piacenza per rappresentare l’Italia, alternandosi ogni tre anni con le città di Parigi e Barcellona. Il nostro quartiere fieristico è stato prescelto anche grazie agli ottimi risultati conseguiti con la fiera Colore. Un’altra importante novità del 2013 è la prima edizione di Colore in Tour (mostra convegno sulle finiture e sui decorativi), che si è tenuta con buoni risultati a Catania dal 6 al 7 aprile. È la prima volta che Piacenza Expo esporta un proprio marchio in un’altra città italiana.” Tra le nuove proposte anche Expo Lavori Pubblici (8-10 ottobre), Tubitaly (14-16 novembre, in coincidenza con Expolaser), una mostra internazionale dei raccordi e dei tubi (una vetrina per un settore di punta della nostra economia) e Tomato World (5-7 dicembre), salone internazionale sull’innovazione tecnologica nella filiera del pomodoro. “Quest’ultimo evento – ha ripreso il presidente Manfredini – rappresenterà una prova generale delle manifestazioni che abbiamo proposto per Expo 2015. Una tappa di avvicinamento ineludibile all’esposizione universale.”

Accanto alla gestione fieristica, il presidente ha passato in rassegna alcune sfide che coinvolgono Piacenza Expo, a cominciare dall’Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata (APEA) di Le Mose, per la quale il nostro quartiere fieristico si è candidato a rivestire il ruolo di Soggetto Gestore. L’auspicio è di sottoscrivere a breve la convenzione con Regione Emilia-Romagna, Provincia e Comune di Piacenza, in modo da attivare una serie di azioni in particolare di carattere energetico, che dovranno essere ultimate entro il 30 giugno 2014.

 

C’è poi il progetto di ristrutturazione della Cascina San Savino posta di fronte al quartiere fieristico. L’obiettivo è di realizzare nella Cascina alcuni negozi di prodotti tipici agro-alimentari, un ristorante e nuovi uffici per lo staff della Società. La Camera di Commercio si sta adoperando, oltre che alla destinazione di fondi, anche per trovare investitori privati, indispensabili per la riuscita della proposta, nell’ambito di una più ampia riqualificazione dell’area. I risultati dell’analisi di mercato consentiranno di comprendere la sostenibilità del progetto.

“Inoltre, Piacenza Expo – ha sottolineato Manfredini – conferma la propria disponibilità a rivestire un ruolo centrale per il marketing territoriale, in particolare in vista  dell’EXPO 2015. Da tempo Piacenza Expo ha attivato una serie di incontri e contatti istituzionali, che hanno portato alla definizione di “Un’idea progettuale per una serie di eventi satellite dell’EXPO 2015 sul pomodoro da industria”. Si tratta di un progetto bandiera, da inserire in un’azione più complessiva di promozione del territorio, anche a livello turistico.”

Con riferimento all’integrazione del sistema fieristico regionale, l’Assessore alle Attività Produttive della Regione Emilia-Romagna, Gian Carlo Muzzarelli, ha rilanciato di recente l’orientamento che si creino in regione tre grandi poli fieristici, di riferimento per gli altri quartieri dei territori limitrofi: Bologna, Rimini e Parma, con un accorpamento a quest’ultima del nostro quartiere fieristico e di Fiere di Reggio Emilia. “Abbiamo confermato – ha ricordato Manfredini – che non esistono preclusioni ad accordi di collaborazione con Fiere di Parma e Fiere di Reggio Emilia (con cui peraltro siamo già in ottimi rapporti), ma a condizione che tali accordi siano di reciproca soddisfazione. Non vediamo, quindi, al momento le condizioni per eventuali fusioni societarie.”

Nell’ambito delle interazioni con gli altri quartieri fieristici, l’AEFI – Associazione Esposizioni e Fiere Italiane ha attribuito l’incarico di coordinare la Commissione Piccole Fiere al direttore Lenarduzzi. Tale gruppo di lavoro sta condividendo buone prassi, anche per ottimizzare economie di gestione e forniture.

“Sempre con riferimento al sistema fieristico regionale – ha proseguito Manfredini – segnalo una grave questione che riguarda Geofluid. Venuti a conoscenza della volontà di Bologna Fiere di realizzare, dal 17 al 20 ottobre 2013, una mostra concorrente a Geofluid (in particolare alla sezione Geotunnel), il Comune di Piacenza e Piacenza Expo sono intervenuti presso le sedi competenti della Regione Emilia-Romagna, per scongiurare l’iniziativa. I Consiglieri Regionali Marco Carini e Stefano Cavalli hanno inoltre presentato due interrogazioni.

La sovrapposizione all’interno della stessa regione di due mostre così coincidenti rischia di danneggiare uno degli strumenti fieristici più storici ed efficaci per il mercato. Inoltre, in passato la Regione ha governato questo genere di sovrapposizioni con attenzione e lungimiranza. Un esempio recente è la proposta della stessa Bologna Fiere di organizzare nel 2012 Fruitech innovation, in concorrenza alla storica Macfrut (esposizione relativa all’ortofrutta) promossa da Cesena Fiera. In quell’occasione la Regione Emilia-Romagna si era adoperata con successo affinché la Fiera di Bologna desistesse dal proprio progetto. Contiamo in una soluzione che salvaguardi una fiera storica come Geofluid e più in generale la sinergia tra tutti gli enti fieristici emiliano romagnoli.”

 

“Mi preme ringraziare – ha concluso Manfredini – il vice presidente Franco Spaggiari, i consiglieri di amministrazione, i membri del collegio sindacale e tutti i Soci per lo spirito di forte coesione e per le fattive collaborazioni. Sono altresì grato al direttore Lenarduzzi e a tutti i dipendenti e collaboratori della Società, per le competenze e l’impegno quotidiano. Un ringraziamento particolare va al sindaco Paolo Dosi e a Francesco Timpano, assessore comunale di riferimento, che non fanno mai mancare il pieno sostegno per conto del Socio di maggioranza. Ringrazio, infine, Filippo Pozzi, ex Assessore Provinciale, con il quale si era instaurato un ottimo rapporto di collaborazione.”