Presentato il bilancio consuntivo del 2012 per il Comune di Piacenza. Nella relazione, affidata all'assessore al bilancio Pierangelo Romersi, emergono alcuni dati significativi: partiamo dalle spese correnti, che superano gli 86 milioni di euro. La spesa per gli investimenti, invece, si attesta attorno agli 8 milioni di euro. Per il 2012, il Comune fa però registrare 7 milioni di avanzo, dei quali però la maggior parte (5 milioni) saranno destinati al fondo svalutazione crediti, a coprire il minor introito dell'Imu rispetto alle stime iniziali. Gli altri due milioni, invece, sono frutto di un'opera di razionalizzazione delle spese. Tra le voci di entrata, proprio l'Imu costituisce la fetta più imortante, anche se mancano circa 8 milioni di euro (34 milioni di euro a fronte dei 42,5 inizialmente previsti). “L'introduzione dell'Imu ha sostituito diverse voci di entrata ma, paradossalmente – ha spiegato l'assessore Romersi – le maggiori entrate derivanti dalle imposte (salite complessivamente del 3,1%) si accompagnano a un deciso taglio dei finaizamenti statali”.
Per quanto riguarda gli investimenti nel settore socioassistenziale, che ammontano a circa 25 milioni di euro, la maggior parte, il 23%, ha riguardato servizi per gli anziani. 16% per i servizi all'infanzia tra i quali la spesa per gli asili nido. Altra voce importante i servizi ai minori, compresi gli affidi (4 milioni di euro). 3 milioni di euro invece, finalizzati al recupero di adulti interessati da disagi sociali ed economici. 830mila euro, la spesa per le famiglie.
Al termine della relazione è intervenuto il consigliere Marco Tassi (Pdl), che ha tenuto a sottolineare come i mancati introiti dell'Imu di quest'anno potranno essere compensati nel prossimo solo attraverso l'aumento dell'Imu o il taglio degli sprechi e si è così rivolto all'assessore Romersi: “Premesso che l'Imu è una patrimoniale, mi aspetto che coerentemente con le promesse da lei fatte, non ci sia alcun aumento della tassa”.
Duro anche il consigliere di Fratelli d'Italia, Tommaso Foti: “Si sta mettendo in discussione il principio della veridicità del bilancio. Occorre ridurre progressivamente il fondo svalutazione crediti e rimettere ogni euro ottenuto da qui in avanti attraverso il recupero dell'Imu in servizi per i cittadini, pena la diminuzione di capacità di manovra dell'amministrazione nel soddisfare le esigenze dei cittadini. Meglio presentarsi con bilanci su cui in futuro ci sia possibilità di manovra, piuttosto che inseguire qualche mito puerile e trovarsi senza possibilità di manovra negli ultimi due anni”.