Reggi, il Pd e quelli del “tortello magico”. L’ex sindaco: “Certo che esiste”

Chissà se lunedì i “renziani piacentini”, che tornano a gonfiare il petto, sparleranno di quelli del “tortello magico”. Li chiamano così, sì, quelli del “tortello magico” e cioè il gruppo di fedelissimi emiliano-romagnoli del segretario del Pd Pierluigi Bersani che, si dice, abbiano posto il veto su Matteo Renzi tra i grandi elettori del Presidente della Repubblica. Il club del tortello annovera Vasco Errani, presidente della Regione, Miro Fiamminghi, consigliere regionale e il piacentinissimo Maurizio Migliavacca, da sempre uomo di fiducia del segretario. Si dice che uno di loro sia autore della presunta telefonata decisiva per “tagliare” il povero Renzi. Intervistato da Giuseppe Cruciani della Zanzara, il principale indiziato Fiammenghi ha negato l’esistenza del “tortello magico”. «Io mangio dei gran cappelletti. Bersani? L’ho sostenuto e lo sostengo. Condivido il 95% di quello che fa». La pensa diversamente il nostro ex sindaco Roberto Reggi, renziano che animerà la folla nell’incontro di lunedì. «Il tortello magico di Bersani? Certo che esiste, ma alcuni di quelli manco a Cuba li vorrebbero».

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IPOTESI BERSANI AL COLLE

Sull’ipotesi circolata in queste ore di Bersani presidente della Repubblica, l’interessato ha replicato: “Preferisco i colli piacentini”.