Agenzieperte di Cariparma, parte da Piacenza la filiale di nuova generazione

«Il nuovo modello di servizio trasforma la filiale in una piazza». Basta lo slogan promozionale per comprendere lo spirito della “rivoluzione” messa in atto da Criparma Crèdit Agricole, gruppo bancario che conta circa 900 filiali e punti vendita in tutta Italia, tra nord, centro e sud. Ma per la “rivoluzione” che prende il nome del progetto “Agenzieperte” è stata scelta proprio Piacenza.  Questa mattina sono state inaugurate tre filiali di nuova concezione: la filiale D di via Colombo, l’Agenzia F di via Martiri della Resistenza e l’agenzia di Ponte dell’Olio. Alle 10 in via Martiri erano presenti le massime autorità cittadine oltre ai vertici del gruppo bancario, a partire Giuseppe Gianluca Borrelli, responsabile della Direzione centrale retail a livello nazionale, , Maurizio Crepaldi, responsabile della Direzione territoriale Piacenza-Pavia e da Paolo Caricati, direttore della filiale di via Martiri dallo scorso 20 febbraio e dunque “traghettatore” dal vecchio concetto al nuovo, quello di Agenzieperte. Vecchio si fa per dire, nel senso che la scelta di partire proprio da filiali come quella di via Martiri è motivata dal fatto – come ha spiegato lo stesso direttore – che già si trattava di banche altamente tecnologizzate e con una clientela già abituata ad utilizzare servizi cosiddetti “diretti”, quelli cioè che non prevedono l’intervento del personale bancario ma mettono in contatto direttamente gli utenti alla banca. I numeri parlano chiaro: più del 65% degli utenti utilizzano canali diretti per usufruire dei servizi bancari; numero dunque che dettano la necessità di un cambiamento nella direzione imboccata da Cariparma.
«Non saranno semplici cambiamenti di tre agenzie – dicono i responsabili Cariparma – ma il punto di partenza per un nuovo modello di servizio che il nostro gruppo ha mutuato direttamente dalla positiva esperienza della casa madre francese e che ha scelto di implementare in primis nella Direzione territoriale Piacenza Pavia». Piacenza, dunque, scelta come pilota di un progetto strategico considerato fondamentale.

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