AGGIORNAMENTO 9 gennaio – Sul sacrificio di Reggi ha le idee chiare Vittorio Sgarbi che ricorda, nel suo stile, di essere un “nemico” dell’ex sindaco di Piacenza, che lo ha anche querelato. “Ha distrutto Piacenza con le sue rotatorie, e sono contento che sia messo nella condizione di non fare più certe cose”. “Ma i cittadini di Piacenza lo hanno scelto due volte”, lo chiosa Matteo Richetti, presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna.
Il giorno dopo la batosta Reggi commenta così: “Ora devo leccarmi le ferite, non chiedevo un riconoscimento, ma non mi aspettavo un trattamento così negativo. Il mio é un problema solo personale e resto comunque a disposizione ad oggi come semplice militante”
NOTIZIA 8 gennaio – La stampa nazionale lo definisce già il grande escluso tra i candidati del Pd. Roberto Reggi, ex sindaco di Piacenza e braccio destro di Matteo Renzi alle ultime primarie, resta fuori dalla contesa elettorale: il suo nome non compare nel listino bloccato che la direzione nazionale ha definitivamente chiuso. Lui e lo stesso Renzi ci avevano provato fino all’ultimo a infilarlo nel gruppo, ma non c’è stato verso. Fuori. L’ex sindaco ha commesso qualche passo falso che i dirigenti del partito, a partire dal suo stesso concittadino e segretario Nazionale Pierluigi Bersani, non gli hanno perdonato: come ad esempio i toni usati in campagna elettorale per criticare le regole delle primarie. Toni forse troppo spesso bellicosi, da molti giudicati “pericolosi” in prospettiva futura. Con Reggi definitivamente fuori dalla mischia, i parlamentari piacentini in lizza restano tre (Bersani e Migliavacca a parte): Paola De Micheli (10 nella lista della Camera in Emilia), Marco Bergonzi (30°) e Giorgia Buscarini (44esima)
“Sapevo che c’era ostilità sul mio nome e quindi un po’ me lo aspettavo”. Roberto Reggi, coordinatore della campagna di Matteo Renzi, non nasconde l’amarezza per l’esclusione dalle liste del Pd. “Che dire? Continuo a fare il mio mestiere di ingegnere e resto a disposizione del Pd ma -aggiunge – spero che prima o poi qualcuno mi spiegherà…”.