Parlamentari Pd, affollata la corsa alla candidatura per le primarie

Attenzioni rivolte alla direzione nazionale del Partito Democratico che a partire dalle 18,30 inizierà ad esaminare e a definire con certezza le regole per le primarie dei parlamentari che si terranno il 29 e 30 dicembre prossimo. L’attesa è naturalmente anche piacentina perché dall’assise romana uscirà la risposta al quesito chiave che circola tra i democratici: quanti parlamentari verranno assegnati a Piacenza? Un deputato? Due deputati? Un deputato e un senatore? E’ dalle risposte a queste domande che dipende la corsa alla candidatura che in questi giorni sta vivendo momenti di fibrillazione. Chi pensava a una sfida De Micheli-Reggi, cioè tra la deputata attuale e l’ex sindaco che l’ha lanciata nel firmamento politico, potrebbe rimanere deluso. In realtà sono in molti, negli ultimi giorni, che potrebbero essere interessati a prendere parte alla corsa al Parlamento. Con quanta probabilità di successo è tutto da vedere. Chi si candiderà senz’altro avendo ottime chances di vedere confermato il proprio scranno a Montecitorio è Paola De Micheli che già da tempo ha iniziato a fare quella verifica politica. Per lei lavorano sottotraccia anche molti di quelli che alle ultime primarie hanno sostenuto Bersani, ragione per la quale è in pole position per occupare il posto d’onore. Le difficoltà, specialmente se la platea di votanti sarà quella delle ultime primarie, le ha tutte Reggi, che non ha il partito piacentino dalla sua e medita seriamente di stare fuori dalla mischia aspettando tempi migliori. Tuttavia la rosa di pretendenti potrebbe essere particolarmente affollata, soprattutto se dal nazionale arrivasse il via libera al secondo scranno. I ben informati dicono che Patrizia Calza ci stia facendo qualcosa di più di un semplice pensierino. Tra gli interessati anche Marco Bergonzi e, in maniera più tiepida (magari come candidatura di bandiera per i renziani) l’assessore Katia Tarasconi. Non è finita: perché anche l’area Pd più civica, quella che fa capo a Stefano Borotti, risulta in fermento. Non è escluso che lo stesso presidente di Unicoop possa pensare di candidarsi, se non altro come strategia per alzare il prezzo altrove. Una rosa che fin qui non vede ex ds, componente che conta numericamente a livello di consenso, meno per quanto concerne le posizioni di comando. Risulta che la proposta di candidatura sia arrivata anche al vicesindaco Francesco Cacciatore. Se ci fossero le condizioni potrebbe anche spendere il suo nome. Tutto dipenderà dall’esito della direzione nazionale che porterà una schiarita. Alle 21 è stata convocata una direzione provinciale del partito, assemblea che giocoforza verrà presumibilmente aggiornata a venerdì prossimo, in concomitanza che le altre direzioni provinciali della regione.

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