Bersani candidato premier, vince anche a Piacenza con il 60%

AGGIORNAMENTO ore 11 – Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani è giunto alle 11 al seggio collocato nella sede dell’ex Circoscrizione 2 a Piacenza per esercitare il voto alle primarie del centrosinistra. Ai cronisti che lo hanno atteso all’ingresso ha detto: ‘Adesso mi fate votare tranquillo che ho gia’ parlato tanto questi giorni. Oggi e’ una giornata di festa, poche chiacchiere’.

Radio Sound

AGGIORNAMENTO ore 10.30 – Sono oltre 200 le persone che hanno già espresso il loro voto nel seggio di via XXIV Maggio a Piacenza, in attesa dell’arrivo del segretario del Pd Pier Luigi Bersani nello stesso seggio in cui ha votato la scorsa domenica.

Ha già votato Matteo Renzi: “Basta con polemiche”, ha detto a SkyTg24. “Comunque vada sarà una festa”, ha aggiunto, annunciando che trascorrerà la giornata tra figli e calcetto.

NOTIZIA ore 9 – Dopo tante polemiche oggi si vota e si decide il candidato del centrosinistra per la premiership. Le urne si sono aperte alle 8.30 del mattino e, almeno stando ai primi riscontri, l’affluenza sembra vistosamente calata. Naturalmente è ancora presto per trarre delle conclusioni,  anche se non si registrano code, come al primo turno e le operazioni si stanno svolgendo con fluidità. Sulla partecipazione, ieri è stata la giornata campale per la polemica che riguardava l’iscrizione. Da una parte i sostenitori di Matteo Renzi denunciavano come, al primo turno potessero votare tutti liberamente iscrivendosi al seggio, al ballottaggio no. Tanto che ieri il Comitato organizzatore ha reso noto che su mille e 194 nuove richieste, solo 49 sono state accolte. Dall’altra parte i sostenitori del segretario Pier Luigi Bersani sono stati invece intransigenti. Chi non ha portato una giustificazione valida per non aver votato la prima volta non potrà presentarsi nell’urna e scegliere il candidato Pd. Ieri ha ribadito l’importanza del rispetto delle regole il vicesegretario Enrico Letta, a Piacenza per la chiusura della campagna elettorale.

REGGI E LETTA A PIACENZA PER L’ULTIMO APPELLO AL VOTO

Vigilia della primarie e ultimo appello al voto per i sostenitori di Renzi e Bersani.

Nel pomeriggio di ieri, Roberto Reggi, coordinatore della campagna elettorale per Matteo Renzi, ha fatto visita al bocciodromo di via Agazzana per un ultimo intervento informale, durante il quale, di fronte a una trentina di persone, perlopiù anziane, ha tenuto a precisare: “Non vogliamo rottamare chi ha i capelli bianchi, ma coloro che stanno in Parlamento da troppi anni e non rinunciano ai privilegi”.

Sull’importanza del voto di domani, Reggi è chiaro: “Quello che uscirà vincitore dalle urne di domani sarà il futuro premier del nostro paese”. Anche per questo motivo la decisione di escludere   dal voto i tanti elettori che, pur non avendo partecipato alla prima tornata, hanno chiesto di essere ammessi alle urne, per l’ex sindaco di Piacenza appare frutto di una “visione molto limitata da parte di chi ha fatto questa selezione; una scelta del mio partito che non comprendo e mi mortifica”.

Da sempre convinto dell’importanza di seguire i valori del cattolicesimo anche in politica, Reggi ha poi concluso: “Nonostante i tentativi di Bersani di rifarsi al papa, penso che Matteo provenga da quella tradizione in maniera strutturale e lo stia dimostrando nel modo in cui fa amministrazione, con onestà, competenza, dedizione e attenzione per le relazioni umane”.

Di tutt’altro tenore la chisura della campagna elettorale per i sostenitori di Bersani. Alla volta del vescovo, in un’atmosfera decisamente più aristocratica e curata nel minimo dettaglio, il consigliere regionale Marco Carini, dopo aver sottolineato lo straordinario risultato ottenuto a Piacenza nel primo turno, ha introdotto l’ospite d’eccezione, l’onorevole Enrico Letta.

“Avere l’opportunità di chiudere la campagna elettorale qui a Piacenza è per me un fatto di grande rilievo. Sono state primarie vissute intensamente – ha sostenuto –  “in cui le polemiche sollevate rischiano di trasformarsi in un boomerang. Le regole sono state approvate da tutti. Dimostrarsene  refrattari non è un buon segnale, e non appartiene al nostro dna. Ci deve essere molta attenzione domani a non creare inutili incidenti”.

Resta però grande fiducia nel fatto che domani tutto possa andare per il meglio: “Le primarie hanno dimostrato di catalizzare l’attenzione diventando il centro della scena politica italiana; il centrosinistra ne ha tanto guadagnato. Non resta che onorarle, lasciando perdere le controversie e  vivendo la giornata di domani come una grande festa democratica”.

Condividendo il parere di Reggi, anche Letta è convinto che il vincitore di domani sarà il prossimo Presidente del Consiglio e continua: “I nostri avversari sono il centrodestra e Grillo, noi siamo tutti nella stessa squadra”.