Sono 1194 le richieste di registrazione arrivate alla sede del Pd di viale Risorgimento per partecipare al ballottaggio di domenica. Di queste però il comitato organizzatore di Piacenza ne ha accettate solo 49. Matteo Bongiorni ha spiegato che “sono state selezionate in base ai criteri concordati”. “Si è trattato di un lavoro ingrato che non avremmo voluto fare”. Dopo due giorni di lavoro intenso, il coordinamento ha valutato le varie giustificazioni arrivate “una ad una”: fatto curioso che qualcuno aveva firmato la richiesta con il nome di Pierluigi Bersani. Qualcun’altro addirittura con quello di Stalin. A sollevare la polemica ci ha pensato Giorgio Cisini del comitato per Renzi secondo cui “mi sembra che sia partita da Roma una direttiva per limitare al massimo partecipazione: è mortificante che si impedisca a 1100 persone in provincia di Piacenza di esprimersi, è un peccato che tradisce i principi storici di una coalizione. Avevo chiesto al segretario che si estendessero nei circoli le sedi di registrazione, non ho la certezza che tutte e queste 1100 domande possano essere ascrivibili ad elettori pro Renzi. In questo modo è stata scritta una brutta pagina“.
