“Fondazione di Piacenza e Vigevano e Camera di commercio sostengano il carnevale interculturale in via Roma”. L’appello è dell’associazione “Via Roma Città Aperta” che ha già organizzato il festival l’anno scorso e che in vista di Febbraio 2013, chiede il contributo dei due enti piacentini.
APPELLO PER REALIZZARE LA SECONDA EDIZIONE (FEBBRAIO 2013) DEL CARNEVALE INTERCULTURALE IN VIA ROMA CITTA APERTA APPELLO
Un atto d’ Amore vero, di questo ha bisogno oggi il Carnevale di VIA ROMA di un gesto concreto d’aiuto verso la manifestazione più importante della città. Un atto, un gesto d’Amore chiesto anche questa volta agli amanti del Carnevale, Questa volta un atto d’Amore vero e spassionato lo deve fare la Fondazione di Piacenza e il suo Presidente , la Camera di commercio. Il momento che stiamo affrontando è delicato e veramente difficile, ma ciò non significa che dobbiamo arrenderci o mollare. L’anno scorso è stato un successo, dovremo ripetere questa nuova esperienza, e se arriverà il contributo di tutti, (proposte, allestimenti, carri, maschere cioè tutto quello che serve ad un carnevale) e la partecipazione di tutti, c’è la faremo sicuramente.
Un carnevale interculturale che recuperi le nostre tradizioni, assieme alle mille maschere delle varie etnie il più bel carnevale del mondo.
Il Carnevale, di via Roma il più amato, fin dalla prima edizione. La collaborazione della stampa tutta, Le pagine di Libertà. Piacenza Sera, Radio Sound che è stato il cuore della manifestazione, Telelibertà con le sue interviste, Le associazioni: Mondo aperto, Svep Sorus, Asofa, il Filo D’Oro, tutte le associazioni delle varie etnie presenti sul territorio, il centro interculturale, Kaprasquar, Digital foto, i volontari, le donne del quartiere due che hanno cucito i costumi Insomma quel noi dell’anno scorso deve diventare un doppio noi quest’anno, l’ invito fare ogni cosa possibile tutti insieme per superare le difficoltà economiche che ci assalgono. Superiamo le difficoltà e costruiamo una seconda edizione meravigliosa
ADERITE TUTTI ALL’APPELLO