Primarie del centrosinistra, la parola ai giovani sostenitori

Un confronto sulle Primarie tutto rivolto ai giovani. Si è tenuto questo pomeriggio alle 18,30 al Temple Pub di via X Giugno. Un confronto organizzato dai Giovani Democratici e che giunge una settimana prima delle Primarie di centrosinistra che si terranno il 25 novembre. Un giovane in rappresentanza di ogni candidato per uno scontro dialettico in cui si sono affrontati i più vari temi d’attualità.

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In rappresentanza di Nichi Vendola Dario Marini Ricci di Fiorenzuola: “Vendola è l’unico candidato in grado di riportare il centrosinistra alle sue idee originarie senza spostamenti verso il centro o addirittura verso il centrodestra. La sinistra di Vendola è una sinistra che mette al primo posto i fondamentali valori dell’ambiente e dell’uguaglianza”.

Gabriele Scagnelli di Rivergaro opta per l’esperienza e sceglie senza tentennamenti di sostenere Pierluigi Bersani: “E’ l’unico in grado di fornire soluzioni vere per veri problemi. Lo ha dimostrato nell’affrontare tematiche come l’occupazione femminile e l’occupazione giovanile. Siamo in un momento difficile per il nostro Paese e serve esperienza, non demagogia”

Alessio Pecoraro di Modena non ha dubbi, Bruno Tabacci unica via per uscire dalla crisi: “In questo momento c’è bisogno di competenza e non di facili illusioni. Siamo una generazione che ha subito 20 anni di illusioni, ma ora si deve rimanere con i piedi per terra e lavorare concretamente”.

Benedetta Scagnelli è invece la sostenitrice di Matteo Renzi: “Sentiamo la necessità di un cambiamento all’interno della politica e in primis all’interno del Pd. Ora il Paese deve cambiare ma per fare ciò dobbiamo cambiare prima  noi e Matteo Renzi è la persona giusta. Lo sostengo perché presta attenzione all’istruzione, alle coppie di fatto, alle persone che si trovano ad affrontare un divorzio che oggi ha tempi lunghissimi, a quei genitori separati a cui viene impedito di veder crescere i propri figli. Lo sostengo perché vuole tagliare i costi della politica e perché vuole dare slancio alla cultura”.

Emanuele Lazzarini, consigliere comunale a Milano sostiene invece Laura Puppato: “Puppato ha davvero un programma politico che dimostra un’altra idea di mondo. Cerca di mescolare nel profondo la politica ambientale e industriale di questo Paese: abbiamo il dovere di riconoscere che non possiamo più consumare e produrre come facevamo prima, che siamo in presenza di un sistema obsoleto. Laura Puppato sostiene che il Governo debba studiare e pianificare con le stesse imprese e aziende un sistema produttivo nuovo e sostenibile”.