Un defibrillatore nelle vicinanze rappresenta la differenza tra la vita e la morte. Sembra quasi uno slogan e come tale rischia di non essere preso sul seria ma è esattamente così. E l’episodio avvenuto ieri pomeriggio a Castelsangiovanni ne è la prova evidente: un uomo di 77 anni che stava guardando la partita Castellana-Ciano ha avuto un malore sugli spalti, è andato in arresto cardiaco e ora è vivo solo perché a bordo campo c’era un’ambulanza della Pubblica assistenza valtidone attrezzata con un defibrillatore e con personale addestrato.
“Ogni impianto sportivo dovrebbe essere attrezzato per questo tipo di emergenza – dice Daniela Aschieri, cardiologa e responsabile del Progetto vita, primo in Europa nell’impegno a diffondere la cultura della diffusione dei defibrillatori sul territorio – Le società sportive speriamo che ci vengano incontro nel diffondere questo messaggio”. E ancora: i fatti di oggi dimostrano quanto sia determinante la vicinanza di un defibrillatore. Parliamo di un uomo che ora sarebbe morto e che invece non solo è vivo ma grazie alla rapidità di intervento è già sveglio”.