Dieci mesi di condanna, coperti da indulto, per una morte sul lavoro: questa la richiesta di pena avanzata in tribunale a Lodi per il dirigente del comune di Lodi Luigi Trabattoni, che assegnò l’appalto del cantiere costato la vita ad Antonio Bruno, artigiano di Cornaredo (Milano), morto a 31 anni nel 2001 precipitando da un’altezza di 15 metri mentre lavorava al centro sportivo comunale della Faustina di Lodi. Coimputati per omicidio colposo e violazione della legge 626 sulla sicurezza sul lavoro, e con la medesima richiesta di pena, anche l’imprenditore Federico Zanzottera, che aveva ottenuto l’appalto dal municipio, e il cognato della vittima, Gennaro Troise, socio con Bruno nell’impresa specializzata in serramenti che aveva ottenuto il subappalto. La famiglia ha chiesto un milione di euro di risarcimento. La sentenza è attesa per la giornata di oggi.