La Regione Emilia Romagna sta elaborando una nuova legge urbanistica i cui obiettivi sono lo stop all’espansione urbanistica (nella prospettiva del consumo di suolo a saldo zero, della rigenerazione urbana e della riqualificazione degli edifici), l’adeguamento sismico degli immobili e il sostegno alle imprese nonché la tutela del territorio agricolo. La proposta di legge punta a ridurre fortemente le previsioni di nuove costruzioni, fissando una quota massima di consumo di suolo del 3% di espansione del territorio urbanizzato per ogni Comune, percentuale riguardante esclusivamente nuovi insediamenti extra residenziali, di edilizia residenziale sociale e per nuove abitazioni solo se collegate a progetti di rigenerazione urbana.
A fronte di questo scenario, l’assessore all’Urbanistica Silvio Bisotti sottolinea che “sono in fase di conclusione i quindici incontri del percorso partecipato che ha preso il via lo scorso settembre in collaborazione con l'Ordine degli Architetti a partire dal Documento Strategico sino alla definizione delle linee di indirizzo del Piano Operativo Comunale. Il confronto coordinato insieme al vicesindaco Franco Timpano ha portato alla definizione di indirizzi che potranno essere oggetto di ulteriori osservazioni o modifiche. A gennaio è previsto un incontro conclusivo e poi la bozza definitiva sarà sottoposta al Consiglio comunale”.
Precisa inoltre Bisotti: “Con la legge regionale vigente sono ammessi gli interventi già disciplinati dal Rue o i piani di recupero per altro previsti dal Piano strutturale comunale su qualsiasi parte del territorio urbano. Sono dunque confermate le scelte fondamentali del Psc vigente e quelle urbanistiche per i prossimi cinque anni: l’avvio del percorso di trasformazione del “Polo del ferro”, la “Stazione Nord”, ”Waterfront”, nonché la trasformazione delle aree militari e demaniali attraverso il Psc; la rigenerazione urbanistica tra spazi pubblici e privati; la valutazione dell’avvio di Pua residenziali solo in presenza di risoluzioni di necessità pubbliche o realizzazioni di programmi Ers, nonché di Pua produttivi solo per insediamenti che non trovano possibilità di collocazione nei lotti liberi previsti dagli strumenti urbanistici. Oltre a ciò – prosegue Bisotti -, sarà necessario individuare le aree da assoggettare a vincolo preordinato all’esproprio e la localizzazione delle opere e dei servizi pubblici e di interesse pubblico coordinate con il programma triennale delle opere pubbliche”.
Sottolinea inoltre l’assessore all’Urbanistica: “I criteri di priorità per gli interventi di rigenerazione urbana, saranno riferiti agli interventi di riqualificazione di aree già urbanizzate e insediate, agli interventi che contribuiscono all’offerta di Ers, alla rilocalizzazione di diritti edificatori da delocalizzare e, nelle frazioni, saranno valutate proposte di nuovi interventi in relazione alla cessione di aree e alla costruzione di opere necessarie a completare il sistema locale di servizi”.
Aggiunge: “Per le priorità relative all’inserimento degli interventi produttivi, saranno privilegiati i progetti di riqualificazione dei tessuti esistenti, con l’obiettivo di un progressivo raggiungimento dei requisiti di Apea; le richieste per l’insediamento di nuove aziende, in zone produttive sovracomunali attrezzate ecologicamente, mentre, per le attività terziarie e commerciali, verranno privilegiate le iniziative indirizzate alla riqualificazione e alla rigenerazione della città esistente”.
Conclude Bisotti: “L’Amministrazione comunale, dopo l’approvazione del Documento di indirizzi, promuoverà un’indagine conoscitiva nei confronti di operatori privati, intenzionati ad avviare interventi per consentire l’adozione del percorso più idoneo alla normativa urbanistica. Le domande dovranno contenere le proposte di intervento e la loro localizzazione, le motivazioni delle scelte, l’operatività e la tempistica stimata”.
Nel frattempo dunque le osservazioni alla bozza del documento di indirizzi pubblicato sul sito del Comune di Piacenza potranno essere inviate, entro il prossimo 10 gennaio, ai seguenti indirizzi di posta elettronica: partecipazione@comune.piacenza.it oppure all’Ufficio di Piano: alessandra.balestrazzi@comune.piacenza.it, marina.mezzadri@comune.piacenza.it