“C’era una volta un agriturismo, ora solo business e opportunismo”. Questo lo striscione apposto dal movimento Veneto Fronte Skinheads davanti all’agriturismo “C’era una volta” di Vigolzone che ospita una decina di profughi. Gli stessi che il 19 ottobre scorso avevano inscenato una protesta bloccando il traffico automobilistico lungo la strada della Cementirossi. I migranti lamentavano il fatto di non ricevere il pocket money da oltre un mese.
“Agriturismi che per legge hanno lo scopo di promuovere il nostro territorio ospitando turisti che vengono a conoscere la nostra provincia, ora sono diventati dietro lauti compensi dormitori di immigrati piazzati alla bene e meglio dalla ditta “Alfano e i suoi servi prefetti spa”. Tutto ciò con il tacito consenso delle istituzioni in barba a leggi e disposizioni in vigore. A tale proposito ci auguriamo che tutti gli organismi di controllo svolgano il loro dovere e verifichino in tutte le strutture adibite alla ricezione di clandestini lo stato effettivo delle cose” si legge nella nota del Veneto Fronte Skinheads.
IL COMUNICATO DEL VENETO FRONTE SKINHEADS
L’ Associazione culturale Veneto Fronte Skinheads rivendica la paternità dell’azione simbolica compiuta nel comune di Vigolzone nei pressi dell’agriturismo “C’era una volta”. Abbiamo voluto prendere come caso emblematico della nostra protesta questa struttura perché rappresenta un esempio agghiacciante dell’assurdità del “sistema accoglienza”. Agriturismi che per legge hanno lo scopo di promuovere il nostro territorio ospitando turisti che vengono a conoscere la nostra provincia, ora sono diventati dietro lauti compensi dormitori di immigrati piazzati alla bene e meglio dalla ditta “Alfano e i suoi servi prefetti spa”. Tutto ciò con il tacito consenso delle istituzioni in barba a leggi e disposizioni in vigore. A tale proposito ci auguriamo che tutti gli organismi di controllo svolgano il loro dovere e verifichino in tutte le strutture adibite alla ricezione di clandestini lo stato effettivo delle cose.
Dato l’enorme business creatosi con questo fenomeno siamo fortemente preoccupati che ci sia tanto e troppo da mangiare per tutti e che il solito sistema all’italiana la faccia da protagonista in questa farsa chiamata solidarietà. Nelle scorse settimane abbiamo visto come proprio nei pressi di “C’era una volta” sia andata in scena la protesta degli immigrati: senza nessun rispetto sono scesi in strada e hanno bloccato il traffico perché da giorni non ricevevano il cosiddetto Pocket Money.
Già' perché oltre vitto e alloggio vogliono anche i soldi, soldi nostri che paghiamo in tasse da una vita ad uno stato infame che fa morire di fame i nostri anziani ma che coccola omoni grandi e grossi scappati da nessuna guerra. Siamo ormai alla follia ed al peggio non ci sarà mai fine. Abbiamo chiuso simbolicamente l’accesso all’agriturismo ed invitiamo la cittadinanza ed i turisti a boicottare questa e tutte le strutture che si sono vendute per trenta denari diventando complici di un sistema marcio e corrotto messo in atto da capitalisti senza scrupoli, veri e propri fautori e promotori di questa invasione contro la quale ci battiamo e ci batteremo ferocemente.