Nasce un nuovo comitato piacentino a favore della riforma elettorale, si chiama “Mamme per il Sì”. A proporlo Cinzia Agnoli che, con altre mamme di Piacenza, ha deciso di costituire il comitato per divulgare il più possibile i buoni propositi del quesito referendario. “Vi chiederete – ha spiegato Cinzia Agnoli – perché mai a una mamma possa venire l’idea di intraprendere questa iniziativa. Forse desterebbe meno curiosità se ci fossimo attivate per qualcosa che riguarda un servizio, o altri temi come sport, educazione, assistenza, qualcosa cioè di più facilmente riconducibile alle nostre realtà familiari e ai nostri ragazzi. E infatti noi pensiamo che la riforma costituzionale, al di là dei suoi tecnicismi, riguardi molto da vicino noi e i nostri figli”.
Secondo il comitato “Mamme per il Sì” la riforma rappresenta un punto di partenza per migliorare. “Consegniamo ai nostri ragazzi – hanno sottolineato – una realtà difficile. La riforma non è la panacea di tutti i mali, ma comunque una possibilità per semplificare le cose. Sono trent’anni che si cerca di proporre un progetto di riforma e chi ha preceduto l’attuale Presidente del consiglio non ci è mai riuscito”. “Non siamo certo delle costituzionaliste – ha precisato poi la Agnoli – ma se la proposta è di cambiare il Senato, snellendolo di 215 persone che percepiscono anche una indennità noi diciamo Sì”. Le mamme a turno parlano dei privilegi della politica, facendo riferimento al risparmio di risorse anche per quel che concerne Province e Cnel.
“La gente è arrabbiata per tanti motivi – hanno osservato – ma votare no per protesta o per paura non è la soluzione: tutto resterà esattamente com’è. La cosa più terribile per un genitore è assistere impotente ad un avvenire non proprio roseo sul quale i propri figli si affacciano. Tutti i giorni, da mamme, vorremmo che i nostri figli avessero coraggio e preservassero l’entusiasmo verso il futuro. L’immobilismo invece ci fa più paura, più paura di una riforma che magari non sarà perfetta ma che, come abbiamo detto, è il punto di partenza per migliorare, sperare e credere che non tutto è perduto. Lasciare così le cose non è, a nostro parere, la risposta. Il tempo è prezioso, non lasciamone passare altro”.