In altri Paesi una risorsa come il Po sarebbe stata valorizzata molto di più

E’ stato il salone monumentale di Palazzo Gotico a ospitare questa mattina, lunedì 21 novembre, la sottoscrizione dell’accordo territoriale “Verso il Contratto di Fiume”, che ha chiuso il convegno “Le signore della media valle del Po” alla presenza del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio.

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“I filosofi dicono che la geografia è destino, infatti il Po nasconde le nostre radici e noi che siamo nati sulle sue sponde conosciamo la sua importanza e il suo valore. In altri Paesi una risorsa come questa sarebbe stata valorizzata maggiormente. Da parte nostra, noi la vogliamo valorizzare con accordi tra territori come quello firmato questa mattina, accordi che permetteranno in primis di migliorare le condizioni di navigabilità, traguardo raggiungibile anche grazie alle nuove leggi sui dragaggi”.

“Inoltre la nostra attenzione è sviluppare il turismo. Da questo punto di vista il grande progetto della ciclovia Vento che collegherà Venezia a Torino tramite 670 km di pista ciclabile non parla solo dell’amore per la natura, ma anche di uno sviluppo economico diverso. Teniamo presente che, per esempio, in Germania vi sono circa 6 milioni di cicloturisti, numeri che danno l’idea di come un progetto del genere possa muovere l’economia, un investimento a basso costo che però può davvero sviluppare l’economia dei territori che attraversa, valle del Po inclusa”.

L’evento, organizzato dai Comuni di Piacenza e Cremona con il patrocinio delle Regioni Emilia Romagna e Lombardia, si è rivolto alle realtà settoriali coinvolte nel percorso di valorizzazione e tutela del bacino fluviale del Po. Apertura alle 9.30 con i saluti istituzionali del sindaco Paolo Dosi, dell’assessore regionale alle Politiche ambientali Paola Gazzolo, del direttore di Aipo Bruno Mioni e del presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza Fausto Zermani, introdotti da Daniele De Leo. Sono seguite poi le relazioni dell’Autorità di Bacino del Fiume Po Alessio Picarelli e di Gian Carlo Sacchi, in rappresentanza della Commissione regionale per la legge 27/2009, nonché del tenente colonnello Claudio Fagioli, capo ufficio logistico del 2° Reggimento Genio Pontieri, sul suggestivo tema “Per ogni ponte una superba sfida. Storia di ponti e di pontieri”.

Il presidente della Provincia di Lodi Mauro Soldati, il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti e l’assessore all’Ambiente del Comune di Piacenza Giorgio Cisini hanno poi presentato le attività svolte dalle Amministrazioni capofila del progetto. Infine dopo l’intervento del ministro Delrio è stato ufficialmente siglato l’accordo “Verso il Contratto di Fiume”.

“Un’occasione importante – sottolinea l’assessore Cisini – per formalizzare l’impegno congiunto dei nostri territori a difesa del patrimonio ambientale, culturale e storico che ci unisce lungo il corso del Po. Il documento che abbiamo firmato darà infatti il via a un processo di partecipazione che vedrà anche la costituzione di un tavolo istituzionale e di un comitato tecnico, per definire insieme le azioni che ci condurranno al vero e proprio Contratto di Fiume: uno strumento già diffuso all’estero, fondato sulla condivisione delle strategie per garantire la corretta gestione delle risorse idriche, la prevenzione dei rischi idraulici e la promozione turistica ed economica dei territori”.

 

L'ACCORDO "VERSO IL CONTRATTO DI FIUME"

Sono definite “Le signore della media valle del Po” e stamattina si sono trovate a Piacenza per sottoscrivere l’avvio del percorso verso il Contratto di fiume. Un’intesa voluta dalle città rivierasche di CremonaLodi e – appunto – Piacenza, per definire con un percorso partecipativo un quadro di azioni capaci di integrare la mitigazione del rischio idraulico, la corretta gestione delle risorse idriche, la tutela paesaggistica, la valorizzazione ecologicaambientale e turistica del sistema fluviale, contribuendo allo sviluppo economico locale sostenibile.

"Il contratto di fiume è uno strumento già diffuso all’estero, importante per  realizzare strategie condivise anche nella gestione del Po – ha detto il  ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio –  si punta infatti a una programmazione negoziata dove le opere sono discusse e condivise con il territorio perché solo chi abita i luoghi ne conosce le esigenze e le potenzialità. Anche il progetto delle ciclovia  da Venezia a Torino, già finanziata,  rientrerà  in questo percorso,  per  uno sviluppo sostenibile dei nostri territori.“

A sostenere l’iniziativa, la Regione Emilia-Romagna che ha aderito all’Accordo territoriale ed ha finanziato un progetto di educazione ambientale da svolgere in collaborazione con il comune di Piacenza. Le attività sono partite nel mese di ottobre e continueranno durante il 2017.  L’obiettivo principale è quello di  creare una struttura a rete interprovinciale capace di connettere i Centri di educazione ambientale (Ceas) della Regione e agli altri soggetti impegnati sul tema, per favorire l’integrazione delle attività lungo tutta l’asta e il bacino del grande fiume con collaborazioni e attività comuni. Per questo, da subito si lavorerà per individuare i bisogni educativi connessi alle nuove politiche sul fiume; mettere in campo azioni comunicative ed educative e avviare attività di promozione tra cui unabicistaffetta lungo gli arigini e i territori rivieraschi.

“Si tratta di un’attività propedeutica al Contratto di fiume che abbiamo intrapreso proprio per segnare l’importanza strategica del percorso che parte oggi da Piacenza”, afferma l’assessore regionale all’ambiente Paola Gazzolo. “La Regione Emilia-Romagna già nel 2015 ha aderito alla Carta nazionale dei Contratti di fiume e ne ha conclusi 2, altrettanti sono in corso – tra cui quello del Trebbia – e 3 al via: anche alla luce delle importanti novità normative introdotte dal Collegato ambientale, che attribuisce loro un ruolo determinante nella definizione e attuazione della pianificazione di distretto a livello di bacino e sottobacino idrografico, intendiamo partecipare attivamente al percorso per definire una governance innovativa del fiume Po, capace di sviluppare tutte le sue potenzialità nel rispetto della sicurezza, dell’ambiente e della biodiversità”.  "L'Emilia-Romagna crede seriamente in questi percorsi e lo dimostriamo nei fatti", conclude Gazzolo. "Con il Piano di azione ambientale per la prima volta abbiamo stanziato 100 mila euro proprio per sostenere i processi partecipativi dei Contratti".

L’Accordo territoriale “Verso il contratto di fiume” –  primo passo per il Contratto di fiume della media valle del Po – è stato firmato questa mattina tra le Regioni Emilia-Romagna e Lombardia, le provincie di Piacenza, Cremona e Lodi34 comuni emiliani e lombardi,  Aipo,  l’Autorità di Bacino del fiume Po e tre Consorzi di bonifica.

Tutti i portatori locali di interesse – enti pubblici, associazioni ambientaliste, agricoltori, imprenditori, turisti, sportivi e semplici cittadini – potranno dare il proprio contributo di idee, conoscenze ed esperienze per giungere ad un’alleanza in grado di favorire la migliore gestione possibile del fiume e dello sviluppo territoriale.

Previsto dal Piano distrettuale di gestione delle acque dell’Autorità di bacino del Po e disciplinato dal testo 
di legge sul Collegato ambientale, il Contratto è uno strumento integrato per coordinare tutte le aspettative ambientali e di crescita sostenibile connesse al bacino del fiume.