Insoddisfatto di questa ripresa, gli imprenditori investano sull’innovazione

Con un ritardo di oltre un’ora sulla tabella di marcia il presidente del consiglio Matteo Renzi si è presentato alla Sala dei Teatini davanti a un folto pubblico e alle autorità militari e civili. Dopo l’introduzione dell’assessore Silvio Bisotti che ha portato i saluti del sindaco Paolo Dosi, all’estero per impegni amministrativi, Renzi ha preso finalmente la parola.

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“Stiamo proseguendo un lungo percorso in Italia confrontandoci con le amministrazioni locali, le categorie e le forze dell’ordine, per cercare di approfondire nel merito i punti cruciali della crescita del nostro Paese. Non siamo soddisfatti di come l’Italia sta ripartendo, lo dico chiaramente. I dati dell’Emilia Romagna sono i migliori del Paese, guardando alla disoccupazione siamo passati dal 9 al 7,4 % quest’anno, ma a livello nazionale la disoccupazione è più alta: è passata dal 13 al 11% in due anni e mezzo, e sempre in due anni e mezzo sono stati ricavati 656mila posti di lavoro in più. Un passo importante ma non sufficiente, non siamo ancora soddisfatti di questo trend. La domanda è: come possiamo accelerare? E’ per questo che stiamo passando da città in città per ascoltare le categorie economiche”.

Uno degli strumenti per accelerare la ripresa, secondo Renzi, è potenziare le eccellenze locali: “Se l’Italia non recupera una propria forza nel mondo, come possiamo promuovere il nostro made in Italy, per esempio l’agroalimentare? Il nostro made in Italy è sottovalutato e noi non riusciamo a promuoverlo come dovremmo, vi faccio un esempio: nel mondo circolano 90 miliardi di prodotti che suonano italiano, ma sono solo 36,8 miliardi i prodotti realmente italiani che noi esportiamo. Questo significa che non siamo in grado comunicare al mondo dando il giusto risalto al vero prodotto italiano, motivo per cui la gente continuerà a comprare il “Parmisan” invece del Parmigiano Reggiano. Affinché questo non accada più l’Italia deve tornare a occupare un posto centrale nello scacchiere europeo e mondiale. E l’Italia può farcela”.

Proprio in merito all’Europa, Renzi lancia una stoccata: “L’Europa deve essere molto più capace di solidarietà non soltanto quando si tratta di prendere i soldi italiani, ogni anno diamo 20 miliardi all’Unione Europea e ne riceviamo 12 miliardi, grazie a qualche Governo precedente. A me sta anche bene, però vorremmo vedere ricambiata la nostra “generosità”, e invece quando l’Italia ha bisogno di supporto sul tema dell’immigrazione gli altri Paesi chiudono le frontiere. L’Europa si deve svegliare, ciò che stiamo chiedendo a tutti è di avere la consapevolezza che l’interesse nazionale non è una parolaccia e non è in contrasto con l’ideale europeo. Per anni le nostre forze politiche si sono scontrate sull’Europa mentre gli altri Paesi lavoravano per avere un ruolo centrale”.

Altro strumento per accelerare la crescita è l’innovazione, anche questo un tema che riguarda da vicino Piacenza: “La vostra è una provincia strategica dal punto di vista geografico ma deve investire nelle nuove tecnologie, nell’industria 4.0. L’imprenditore ha questa grande responsabilità, tirare fuori i soldi e investire. Chi vuole fare investimenti, adesso non ha più alibi. I valori di Piacenza però non sono solo economici, i vostri sono valori anche comunitari, e su questo dovete puntare, anche su questo dovete investire, sulla comunità”.